Oggi, numerosi lavoratori sono sottoposti a una maggiore pressione per soddisfare le esigenze della vita lavorativa moderna. I rischi psicosociali, come la maggiore concorrenza, l’aumento delle aspettative rispetto ai risultati e gli orari di lavoro prolungati, contribuiscono a rendere l’ambiente di lavoro sempre più stressante. Con il ritmo di lavoro dettato dalle comunicazioni in tempo reale e gli alti livelli di concorrenza, la frontiera tra lavoro e vita privata diventa sempre più difficile da identificare. Inoltre, a causa dei cambiamenti importanti nelle relazioni industriali e dell’attuale recessione economica, i lavoratori sono confrontati ai cambiamenti nell’organizzazione del lavoro e alle ristrutturazioni, alla diminuzione delle opportunità lavorative, all’aumento della precarietà, alla paura di perdere il lavoro, ai licenziamenti massicci e alla disoccupazione, e alla diminuzione della stabilità finanziaria, con serie conseguenze per la loro salute mentale e per il loro benessere.
Negli ultimi anni, i ricercatori, i professionisti e i responsabili delle politiche stanno dedicando maggiore attenzione alle conseguenze dei rischi psicosociali e dello stress da lavoro. Lo stress da lavoro viene ora generalmente riconosciuto come una questione mondiale che riguarda tutti i paesi, tutti i mestieri e tutti i lavoratori, sia nei paesi industrializzati, sia in quelli in via di sviluppo. In un contesto così complesso, l’ambiente di lavoro rappresenta un’importante fonte di rischio psicosociale, ma è anche il luogo ideale per affrontare tali rischi in modo da proteggere la salute e il benessere dei lavoratori.