La migrazione internazionale è un fenomeno sempre più diffuso nell’economia globale che interessa quasi tutti i paesi del mondo. Sono circa 169 milioni i lavoratori migranti che vivono e lavorano al di fuori del proprio paese di origine, insieme alle loro famiglie rappresentano la maggior parte dei migranti internazionali, stimati nel 2020 in 281 milioni di persone che vivono al di fuori del proprio paese d’origine. Sebbene questi numeri siano stati influenzati dalla pandemia di COVID-19, che continua ad affliggere tutto il mondo, i lavoratori continuano a lasciare i loro paesi alla ricerca di un lavoro dignitoso.
La Convenzione ILO n. 143 garantisce a tutti i lavoratori stranieri regolarmente soggiornanti nel territorio di uno Stato parità di trattamento e piena uguaglianza di diritti rispetto ai lavoratori nazionali. Nei casi in cui la legislazione non sia rispettata e la posizione del lavoratore straniero non possa essere regolarizzata, la stessa Convenzione riconosce al lavoratore e ai familiari la parità di trattamento in materia di retribuzione, previdenza sociale e altre facilitazioni, relativamente ai diritti derivanti da occupazioni anteriori, nonché la possibilità di far valere i propri diritti, in caso di contestazione, innanzi alle autorità competenti, sia personalmente, sia tramite dei rappresentanti.
Tale principio si basa sulla considerazione che anche il lavoratore “irregolare” non è privo di diritti e di tutele. Sebbene il rapporto tra datore di lavoro e lavoratore non sia concretamente formalizzato, esso è sempre riconducibile ad una situazione giuridicamente rilevante che trascende dalla condizione di “regolarità”, non incidendo sull’esistenza e validità del rapporto di lavoro derivante da un accordo scritto o verbale. Tale status non può essere causa di esclusione riguardo ai diritti fondamentali e agli altri diritti del lavoro menzionati in precedenza.
La tutela dei lavoratori migranti con status giuridico irregolare rappresenta una questione di forte impatto sociale, dovuta alla condizione di particolare vulnerabilità cui essi si vengono a trovare e che fa sì che nei loro confronti si possano perpetrare condizioni di sfruttamento e di grave discriminazione in ambito lavorativo. Il diffuso riconoscimento dei diritti del lavoro rappresenta non soltanto una questione di rispetto dei diritti umani, ma risponde anche a finalità di contrasto e di governance delle migrazioni e dei fenomeni ad essa correlati.
Frutto dell’azione dell’ILO sulla governance equa ed efficace della migrazione per lavoro, questo Compendio raccoglie informazioni sulle situazioni che possono portare i lavoratori migranti all’irregolarità, sui diritti dei lavoratori migranti in situazioni irregolari, sulle norme internazionali pertinenti e sulle buone pratiche. Esso richiama le leggi e le politiche pubbliche di numerosi paesi, nonché le pratiche nazionali e internazionali che possono contribuire a prevenire le situazioni di abuso dei lavoratori migranti irregolari e a promuovere il rispetto dei diritti umani di tutti i lavoratori migranti, indipendentemente dal loro status.
L’edizione italiana del Compendio “Proteggere i diritti dei lavoratori migranti in situazioni d’irregolarità e gestire le migrazioni irregolari per motivi di lavoro” si pone l’obiettivo di condividere buone pratiche tra le istituzioni governative, le parti sociali e altri attori e di contribuire allo sviluppo di politiche nazionali per una migrazione sicura, ordinata e regolare. Essa è stata realizzata nell’ambito delle iniziative sul lavoro dignitoso per lavoratori e lavoratrici migranti che sono promosse dall’Ufficio dell’ILO per l’Italia e San Marino.
Proteggere i diritti dei lavoratori migranti in situazioni d’irregolarità e gestire le migrazioni irregolari per motivi di lavoro: un compendio
INDICE
Prefazione
Sintesi del rapporto
Introduzione
Parte 1 – Il contesto delle migrazioni irregolari di manodopera
1.1 La migrazione irregolare di manodopera: definizione e dati
1.2 Le vie che portano all’irregolarità
1.3 Le cause della migrazione irregolare
1.4 Vulnerabilità e condizioni di abuso
Parte 2 – Quali diritti per i migranti in situazione irregolare?
2.1 Diritti fondamentali del lavoro e parità di trattamento
2.2 Garantire la protezione nei casi di espulsione
2.3 Programmi di regolarizzazione e altri meccanismi
Parte 3 – L’accesso alla giustizia e ai meccanismi di ricorso
3.1 Meccanismi giudiziari e paragiudiziari
3.2 I meccanismi di monitoraggio e l’importanza della collaborazione
3.3 I meccanismi di risoluzione delle controversie sui luoghi di lavoro e a livello settoriale
Parte 4 – Le strategie per prevenire abusi nei confronti dei lavoratori migranti irregolari
4.1 La raccolta dei dati
4.2 Scambio di informazioni sulla migrazione irregolare di manodopera
4.3 Dialogo sociale e consultazione sulla migrazione irregolare di manodopera
4.4 Informazioni e assistenza per prevenire abusi sui lavoratori migranti irregolari
4.5 Promuovere un reclutamento equo per prevenire la migrazione irregolare di manodopera
4.6 Imporre sanzioni efficaci e dissuasive
4.7 Impedire ai lavoratori migranti di cadere nell’irregolarità
Bibliografia
Fonte: ILO