Impatto ambientale negativo di pile e accumulatori: armonizzazione delle misure nazionali

Sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE L 266/1 del 26-9-2006 è pubblicata la Direttiva 2006/66/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 6 settembre 2006 relativa a pile e accumulatori e i rifiuti di pile e accumulatori e che abroga la direttiva 91/157/CEE.

La direttiva 91/157/CEE del Consiglio, del 18 marzo 1991, relativa alle pile ed gli accumulatori contenenti sostanze pericolose, pur avendo consentito il ravvicinamento degli Stati membri in materia, non ha consentito, tuttavia di raggiungere interamente gli obiettivi e pertanto viene abrogata con la nuova direttiva 2006/66/CE del 6 settembre 2006. Infatti, anche la decisione n. 1600/2002/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 luglio 2002, che istituisce il sesto programma comunitario di azione in materia di ambiente e la direttiva 2003/96/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 gennaio 2003, sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), sottolineano la necessità di rivedere e sostituire la direttiva 91/157/CEE.
Con l’adozione della nuova direttiva, si tende ad armonizzare le misure nazionali in materia di pile e accumulatori e di rifiuti di pile e accumulatori, con l’obiettivo di ridurre al minimo l’impatto ambientale negativo in materia, contribuendo in tal modo alla salvaguardia, alla tutela e al miglioramento della qualità dell’ambiente .
Per conseguire i suoi obiettivi in materia di ambiente, la nuova direttiva vieta l’immissione sul mercato di taluni tipi di pile e accumulatori contenenti mercurio o cadmio e promuove ,inoltre, un livello elevato di raccolta e di riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori e una migliore prestazione ambientale di tutti gli operatori coinvolti nel ciclo di vita di pile e accumulatori, vale a dire produttori, distributori e utilizzatori finali e, in particolare, quegli operatori direttamente impegnati nel trattamento e nel riciclaggio . Le norme specifiche necessarie a tale scopo integrano la normativa comunitaria esistente sui rifiuti, in particolare la direttiva 2006/12/CE del Parlamento e del Consiglio, del 5 aprile 2006, relativa ai rifiuti, la direttiva 1999/31/CE del Consiglio, del 26 aprile 1999, relativa alle discariche dei rifiuti e la direttiva 2000/76/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 4 dicembre 2000, sull’incenerimento dei rifiuti.
Per impedire che i rifiuti di pile e accumulatori vengano eliminati in modo nocivo per l’ambiente ed evitare di confondere gli utilizzatori finali circa i diversi obblighi di gestione dei rifiuti per i diversi tipi di pile e accumulatori, la nuova direttiva dovrà essere applicata a tutte le pile e accumulatori immessi sul mercato della Comunità per consentire, fra l’altro, di realizzare economie di scala nella raccolta e nel riciclaggio e di economizzare in modo ottimale le risorse.
Sull’attuazione della direttiva, gli Stati membri dovranno trasmettere alla Commissione un rapporto. Il primo rapporto coprirà il periodo fino al 26 settembre 2012, tenendo conto che il recepimento della stessa direttiva dovrà avvenire entro il 26 settembre 2008.

Fonte: Eur-Lex

Approfondimenti

Precedente

Prossimo