Sulla Gazzetta Ufficiale dellUE C 302/101 del 7 dicembre 2004 è pubblicato il Parere del Comitato economico e sociale europeo sul tema Le aree metropolitane europee: implicazioni socioeconomiche per il futuro dellUnione (Parere diniziativa).
Il Comitato economico e sociale europeo, in data 15 luglio 2003, ha deciso, in conformità allart. 29, paragrafo 2, del regolamento interno di elaborare un parere diniziativa sul tema Le aree metropolitane: implicazioni socioeconomiche per il futuro dellUnione. La sezione specializzata unione economica e monetaria, coesione economica sociale, incaricata di preparare i lavori del Comitato in materia, ha formulato il proprio parere, in data 8 giugno 2004, sulla base del rapporto introduttivo predisposto dal relatore Van Iersel. In data 1° luglio 2004, il Comitato economico e sociale ha adottato il Parere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dellUE C 302/101 del 7 dicembre 2004.
Nel Parere del C.E.S.E: si legge, fra laltro, che è nellinteresse dellUE riallacciarsi ai dibattiti intervenuti a livello nazionale sulla futura istituzione delle aree metropolitane per avviare un dibattito anche a livello europeo ed esaminare quale valore aggiunto la stessa Unione possa fornire. Inoltre, il CESE fa presente in particolare il nesso diretto che intercorre fra il ruolo delle metropoli europee e la strategia di Lisbona: in effetti per conseguire gli obiettivi di Lisbona è determinante il modo in cui verranno realizzati nelle aree metropolitane. Il presente parere, infatti, si concentra in particolare sulle aree metropolitane, ossia i grandi agglomerati e le rispettive zone di influenza economica, per tre motivi principali: esse si trovano al centro di questi rapidi cambiamenti, recano un apporto consistente alla strategia europea per la crescita ed infine partecipano allo sviluppo di molti altri centri di eccellenza di dimensioni più ridotte nellambito dellUnione europea. La nozione di area metropolitana è molto vicina a quella di bacino occupazionale oppure di regione urbana funzionale. Infatti, nel parere del 14 maggio 1998 dal titolo La problematica urbana: orientamenti per un dibattito europeo , il Comitato delle regioni ha sviluppato il concetto di regione urbana funzionale per descrivere la metropoli e la sua zona dinfluenza, prendendo atto della trasformazione delle città prima in agglomerati e poi in metropoli, che si sono successivamente estese sino a formare regioni urbane. Il concetto evidenzia anche i rapporti di interdipendenza esistenti tra le unità territoriali che compongono la regione urbana: mercato del lavoro, pendolarismo fra domicilio e posto di lavoro, reti di trasporto, centri commerciali, localizzazione delle nuove attività, mercato immobiliare, parchi divertimento, salvaguardia dellambiente,ecc.
Nel Parere del C.E.S.E: si legge, fra laltro, che è nellinteresse dellUE riallacciarsi ai dibattiti intervenuti a livello nazionale sulla futura istituzione delle aree metropolitane per avviare un dibattito anche a livello europeo ed esaminare quale valore aggiunto la stessa Unione possa fornire. Inoltre, il CESE fa presente in particolare il nesso diretto che intercorre fra il ruolo delle metropoli europee e la strategia di Lisbona: in effetti per conseguire gli obiettivi di Lisbona è determinante il modo in cui verranno realizzati nelle aree metropolitane. Il presente parere, infatti, si concentra in particolare sulle aree metropolitane, ossia i grandi agglomerati e le rispettive zone di influenza economica, per tre motivi principali: esse si trovano al centro di questi rapidi cambiamenti, recano un apporto consistente alla strategia europea per la crescita ed infine partecipano allo sviluppo di molti altri centri di eccellenza di dimensioni più ridotte nellambito dellUnione europea. La nozione di area metropolitana è molto vicina a quella di bacino occupazionale oppure di regione urbana funzionale. Infatti, nel parere del 14 maggio 1998 dal titolo La problematica urbana: orientamenti per un dibattito europeo , il Comitato delle regioni ha sviluppato il concetto di regione urbana funzionale per descrivere la metropoli e la sua zona dinfluenza, prendendo atto della trasformazione delle città prima in agglomerati e poi in metropoli, che si sono successivamente estese sino a formare regioni urbane. Il concetto evidenzia anche i rapporti di interdipendenza esistenti tra le unità territoriali che compongono la regione urbana: mercato del lavoro, pendolarismo fra domicilio e posto di lavoro, reti di trasporto, centri commerciali, localizzazione delle nuove attività, mercato immobiliare, parchi divertimento, salvaguardia dellambiente,ecc.
Fonte: Eur-Lex
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