“Stiamo dando un volto a chi commette questo crimine anonimo”: la campagna di sensibilizzazione ideata da Hong Kong Cleanup in collaborazione con The Nature Conservancy e la rivista Ecozine spiega così le motivazioni che hanno ispirato questa idea che permette di mostrare in pubblico chi danneggia l’ambiente e lo fa in maniera quasi automatica, senza ripercussioni.
“The Face of Litter” è nato dalle discussioni causate da un recente studio che ha individuato nella Cina e nell’Indonesia i principali responsabili del crescente numero di rifiuti scaricati in mare, la maggior parte dei quali (circa l’80%) provenienti dall’entroterra e consistenti in bottiglie di plastica, mozziconi di sigaretta, cartacce e rifiuti di vario genere.
Si tratta quindi di quel tipo di immondizia che viene creata nelle grandi città dove spesso viene abbandonata a se stessa per strada, senza cura.
Utilizzando il materiale genetico recuperato dai rifiuti e i dati peculiari ricavati dalla zona in cui sono stati trovati, grazie alla tecnologia è possibile realizzare un riproduzione virtuale molto affidabile delle immagini di coloro che inquinano le città. I profili così individuati verranno poi esposti in diversi luoghi molto affollati, con l’obiettivo di scoraggiare chi sporca.