In Italia un bambino su cinque è in sovrappeso e uno su dieci obeso

Illustrati i risultati della IV raccolta dati di OKkio alla SALUTE il sistema di sorveglianza sul sovrappeso e l’obesità nei bambini delle scuole primarie e sui fattori di rischio correlati, promosso e finanziato dal Ministero della Salute e CCM.

Diminuisce, anche se di poco, la percentuale dei bambini di 8-9 anni in sovrappeso e obesi in Italia. Nel 2014 sono risultati in sovrappeso il 20,9% (23,2% nel 2008) e obesi il 9,8% (12,0% nel 2008). Sono i dati della più recente rilevazione del sistema di sorveglianza nazionale OKkio alla SALUTE, promosso e finanziato dal Ministero della Salute/CCM, coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute dell’Istituto Superiore di Sanità e condotto in collaborazione con tutte le regioni italiane e il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Secondo l’OMS sono 44 milioni i bambini in eccesso ponderale nel mondo e le ripercussioni dirette sulla salute sottolineano come sia prioritario e necessario contrastare tempestivamente tale fenomeno. L’Action Plan on Childhood Obesity 2014-2020, del febbraio 2014, a cui hanno aderito tutti i Paesi membri dell’Unione Europea, si inserisce proprio in quest’ottica di prevenzione e contrasto.

Nel 2014 hanno partecipato al sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE 2.672 classi, 48.426 bambini e 50.638 genitori, distribuiti in tutte le regioni italiane. La percentuale dei genitori che hanno rifiutato l’adesione dei propri figli all’indagine è stata del 3,3%, confermando l’elevato livello di partecipazione riscontrato anche nelle rilevazioni precedenti. I bambini in sovrappeso sono risultati il 20,9% e i bambini obesi il 9,8%, compresi i bambini severamente obesi che sono il 2,2%. Si sono registrate prevalenze nelle regioni del Sud e del Centro. Rispetto alle precedenti raccolte dati si è evidenziata una leggera e progressiva diminuzione del fenomeno, tuttavia i valori italiani continuano a essere elevati.

Poiché le abitudini alimentari scorrette possono favorire l’aumento di peso, da sempre sono oggetto di un’attenzione particolare nelle rilevazioni di OKkio alla SALUTE. Dai dati 2014 emerge che l’8% dei bambini salta la prima colazione, il 31% fa una colazione non adeguata (sbilanciata in termini di carboidrati e proteine) e il 52% fa una merenda di metà mattina abbondante. Il 25% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e/o verdura e il 41% dichiara che i propri figli assumono abitualmente bevande zuccherate e/o gassate. La situazione rimane piuttosto stabile rispetto alle precedenti raccolte e solo per quanto riguarda il consumo di una merenda abbondante e di bevande zuccherate/gassate si registra una diminuzione rispetto alla precedente raccolta.

Rimangono piuttosto invariate rispetto al passato anche gli aspetti relativi al movimento e alla sedentarietà. Nel 2014, infatti, il 16% dei bambini non ha svolto attività fisica il giorno precedente l’indagine, il 18% pratica sport per non più di un’ora a settimana, il 42% ha nella propria camera la TV, il 35% guarda la TV e/o gioca con i videogiochi più di 2 ore al giorno e solo 1 bambino su 4 si reca a scuola a piedi o in bicicletta.

In letteratura è noto che i genitori spesso hanno una percezione errata dello stato ponderale dei propri figli in quanto tendono a sottostimarlo; ciò trova conferma anche nelle rilevazioni di OKkio alla SALUTE. Dai dati 2014, come nel passato, emerge che tra le madri di bambini in sovrappeso o obesi, il 38% non ritiene che il proprio figlio sia in eccesso ponderale e solo il 29% pensa che la quantità di cibo da lui assunta sia eccessiva. Inoltre, solo il 41% delle madri di bambini fisicamente poco attivi ritiene che il proprio figlio svolga poca attività motoria.

OKkio alla SALUTE ad oggi vanta quattro rilevazioni (2008/9, 2010, 2012 e 2014), ognuna delle quali ha coinvolto oltre 40.000 bambini e genitori e 2.000 scuole.

Fonte: ISS

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