INAIL, aumentate nel 2018 le denunce di infortuni di studenti

Il numero di agosto del periodico statistico “Dati Inail” evidenzia che nel 2018 sono aumentate le denunce di infortuni di studenti. Le denunce riguardano gli infortuni che avvengono durante le attività tecnico-scientifiche e di laboratorio, le esercitazioni pratiche e di lavoro, l’educazione fisica e i viaggi di istruzione o di integrazione della preparazione.

Il numero di agosto del periodico statistico “Dati Inail”, in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico fornisce un approfondimento a 360 gradi sui numeri dell’istruzione in Italia: dalla distribuzione degli oltre 7,6 milioni alunni della scuola statale negli istituti dell’infanzia (12,0%), primari (32,5%), di primo (21,2%) e secondo grado (34,3%), alla condizione occupazionale dei laureati, attraverso un’elaborazione dei dati contenuti nell’ultimo rapporto AlmaLaurea, pubblicato lo scorso giugno, fino all’analisi dell’andamento infortunistico tra gli studenti delle scuole pubbliche statali.

Da quest’ultima emerge che nel 2018 l’Inail ha riconosciuto oltre la metà delle denunce presentate per infortuni occorsi agli studenti. Le denunce presentate sono state 1.400 in più rispetto all’anno precedente e riguardano gli assicurati Inail, e quindi solo infortuni che avvengono durante le attività tecnico-scientifiche e di laboratorio, le esercitazioni pratiche e di lavoro, l’educazione fisica e i viaggi di istruzione o di integrazione della preparazione.

Nella maggioranza dei casi si tratta di infortuni lievi, senza riconoscimento di un grado di menomazione (97,7%) o con grado compreso tra 1 e 5 (2%).
Rapportando gli infortuni accertati per Regione agli esposti al rischio, ovvero al numero degli alunni delle scuole pubbliche statali, l’Emilia Romagna è al primo posto, con circa otto casi accertati ogni 1.000 esposti, davanti al Piemonte e alla Lombardia.
Il 55,7% degli infortuni riconosciuti riguarda studenti e il 44,3% studentesse.
Indipendentemente dal genere, la fascia di età più colpita è quella sotto i 14 anni (64,0%), seguita da quella tra i 15 e i 19 anni (35,1%).

Fonte: INAIL

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