INFORTUNI:
Le denunce complessive sono 790mila: 85mila in meno rispetto al 2008.
I casi mortali sono stati 1.050, per una flessione del 6,3%.
L’andamento è in parte dovuto alla crisi economica che ha ridotto, però, solo nella misura del 3% l’esposizione al rischio.
MALATTIE PROFESSIONALI:
Il 2009 è stato un anno record per le malattie professionali.
Le denunce complessive sono state 34.646: il valore più alto degli ultimi 15 anni, per un aumento del 15,7% rispetto ai 30mila casi del 2008 e di circa il 30% in 5 anni (8mila denunce in più rispetto alle quasi 27mila del 2005).
Lagricoltura è il comparto più interessato: le segnalazioni pervenute allIstituto sono, infatti, più che raddoppiate in un solo anno (da 1.834 del 2008 a 3.914 del 2009, +113,4%) e triplicate nellultimo quinquennio.
A crescere sono anche le malattie dellapparato muscolo-scheletrico (tendiniti, affezioni dei dischi intervertebrali, sindrome del tunnel carpale, ecc.) dovute a sovraccarico biomeccanico: con quasi 18mila casi denunciati (per un aumento del 36% rispetto al 2008) e raddoppiate in cinque anni (erano poco meno di 9mila nel 2005).
In base al DM 9 aprile 2008 sono entrate a regime nuove tabelle, che hanno incluso come tabellate alcune malattie che prima non lo erano.
LE REAZIONI
Maurizio Sacconi, Mministro del Lavoro: “Nel complesso il rapporto Inail ci dice che andiamo nella giusta direzione”, pur ammettendo che “la crisi ha in parte influito”.
Cesare Damiano, ex Ministro del lavoro: “Ritengo che il drastico calo dell’occupazione avvenuto nel biennio 2009-2010 abbia un ruolo importante nella riduzione registrata dall’Inail.
E’ necessario continuare la battaglia in difesa della sicurezza sul lavoro”.
Marco Fabio Sartori Presidente dell’INAIL: “I dati confermano che il sistema lavoro ha investito in sicurezza.
Stiamo vivendo un trend positivo “testimoniato – anche rapportando nel medio periodo i dati 2009 a quelli del 2002 – dalla diminuzione di 200mila infortuni”.
——————
Secondo l’INAIL
Calano infortuni e morti sul lavoro: è la flessione più alta dal 1993.
Aspetto particolarmente significativo: la riduzione maggiore ha riguardato gli infortuni in occasione di lavoro – quelli effettivamente verificatisi durante lo svolgimento delle attività lavorative – per i quali il numero delle denunce si è ridotto del 10,2%, a fronte di un calo del 6,1% degli infortuni in itinere (avvenuti durante il tragitto casa/lavoro e viceversa).
Analoga – anche se in misura meno sostenuta – la flessione dei casi mortali: quelli in occasione di lavoro sono passati dagli 829 del 2008 ai 767 del 2009 (-7,5%), mentre i decessi in itinere sono scesi da 291 a 283 (-2,7%). Sempre nell’ambito degli infortuni mortali in occasione di lavoro, di particolare importanza è il numero di quelli occorsi sulla strada a lavoratori che operano in questo specifico ambito (autotrasportatori di merci o di persone, rappresentanti di commercio, addetti alla manutenzione stradale, ecc.), scesi comunque dai 338 casi del 2008 ai 303 del 2009 (-10,4%).
Il 2009 è stato un anno fortemente condizionato dalla grave crisi economica internazionale …..
Tutto ciò si è tradotto non solo in un calo del numero di occupati (secondo l’Istat pari al -1,6%), ma anche in una riduzione nella quantità di lavoro a seguito di interventi operati dalle aziende: dai tagli di straordinario e di lavoro temporaneo al ricorso alla cassa integrazione.
(ReD)