Hanno tra i 35 e i 49 anni e lavorano soprattutto nelle regioni del Nord Italia.
Questo l’identikit delle donne che subiscono infortuni sul lavoro tracciato dai dati Inail, da cui emerge anche che nel quinquennio 2007-2011 il numero delle denunce relative agli infortuni occorsi alle lavoratrici è diminuito del 7,6%, a fronte di un calo complessivo nello stesso arco temporale pari quasi al triplo (-20,5%).
Uno scenario che si conferma anche concentrando l’analisi esclusivamente sugli infortuni mortali: a fronte di una diminuzione complessiva del 26,6%, infatti, le morti sul lavoro delle donne si sono ridotte del 7,3% (dai 96 casi del 2007 agli 89 del 2011).
La differenza con gli uomini più marcata nei casi mortali.
In itinere la maggioranza dei decessi.
Sei eventi su dieci nelle regioni del Nord.
Le lavoratrici straniere infortunate sono soprattutto rumene.
Più lavoro al femminile nei settori meno rischiosi dei servizi.
Alta incidenza nelle amministrazioni pubbliche.
Osteo-articolari e muscolo-tendinee l’85% delle patologie.