INAIL: Evasione ed elusione contributiva nel mirino

Nel 2013 controlli a segno in oltre l’87% dei casi

Evasione ed elusione contributiva nel mirino della business intelligence Inail
La priorità dell’Istituto è l’incremento delle entrate per premi assicurativi, indirizzando i controlli verso settori e imprese che presentano indicatori di rischio.

Negli ultimi anni, con il ricorso a nuovi strumenti tecnologici, ottenuti risultati significativi nonostante la contrazione del numero degli ispettori.

Indirizzare l’attività di vigilanza verso settori di attività e imprese che presentano indicatori di rischio di evasione o elusione contributiva e del probabile impiego di lavoro nero. È questo l’approccio che negli ultimi anni ha consentito alla business intelligence dell’Inail, attraverso il ricorso a strumenti tecnologici e all’incrocio delle informazioni presenti in banche dati interne ed esterne, di ottenere risultati importanti, anche a fronte di una contrazione delle risorse ispettive a disposizione.

Accertamenti orientati da liste di evidenza informatizzate. “Per ottimizzare l’utilizzo delle risorse disponibili – precisa Agatino Cariola, direttore centrale Rischi dell’Istituto – negli ultimi anni il nostro sistema di vigilanza è stato informatizzato e potenziato con l’obiettivo di ottenere liste di evidenza di aziende potenzialmente irregolari.

Nel 2013 controlli a segno in oltre l’87% dei casi..

I 351 funzionari di vigilanza dell’Istituto impegnati nelle ispezioni, nove in meno rispetto all’anno precedente, hanno infatti riscontrato delle irregolarità (lavoratori in nero o irregolari, evasioni retributive, violazioni formali…) in 20.752 aziende, pari all’87,65% delle 23.677 imprese sottoposte alle verifiche.

Regolarizzati oltre 70mila lavoratori, oltre il 30% in più rispetto al 2012 e di nazionalità italiana in quasi tre casi su quattro.

I lavoratori totalmente in nero emersi grazie alle ispezioni, in particolare, sono stati 7.983:
– 5.410 italiani
– 1.293 extracomunitari
– 1.280 comunitari
.
Rispetto alla media nazionale di 0,34 lavoratori in nero per azienda ispezionata, il dato più elevato è quello rilevato nel settore noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (0,93), seguito dalle altre attività di servizi (0,68), dalle attività artistiche, sportive e di intrattenimento (0,54) e dalle attività manifatturiere (0,54).

Accertati premi evasi per quasi 140 milioni di euro.

Un approccio sempre più efficace. La sempre maggiore efficacia raggiunta dalla business intelligence Inail emerge anche dalla media dei risultati conseguiti da ciascun funzionario di vigilanza, che rispetto al 2012 è aumentata sia per il numero dei lavoratori regolarizzati (da 160 a 198), sia per i premi accertati (da 171.026 a 254.054 euro).
Un risultato ancora più significativo se si considera che lo stesso personale, oltre ad aver ispezionato 23.677 aziende, nello stesso arco di tempo ha redatto quasi duemila relazioni a uso interno relative a ditte fallite, cessate e irreperibili, e ha concluso 3.683 indagini ispettive per infortuni mortali, gravi, in itinere e malattie professionali.

Fonte: INAIL

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