INAIL, il progetto “Scrivo di me”

Si è concluso il progetto, realizzato dalla sede INAIL di Forlì, “Scrivo di me” che ha utilizzato la scrittura a livello terapeutico.

Una penna, un po’ di fantasia e il ricordo di momenti difficili da mettere sulla carta per rielaborarli in un modo nuovo. Questi i tre elementi alla base di “Scrivo di me”, il progetto appena concluso realizzato dalla sede Inail di Forlì con l’obiettivo di ricostruire la vita di un gruppo di infortunati attraverso l’ascolto e la scrittura.

L’iniziativa si è rivolta a 12 persone tra disabili e familiari, che hanno utilizzato lo strumento dell’atelier di scrittura per riprendere contatto con la capacità di comunicare per iscritto e per ripensare alla propria esperienza di vita. Tra le finalità del laboratorio, infatti, c’era la volontà di restituire alla scrittura un valore espressivo liberato da vincoli formali, lavorando con le parole per ricondurre gli infortunati al ricordo di momenti difficili.

Il progetto è stato suddiviso in due fasi. La prima, ispirata alla metodologia elaborata negli anni Settanta dalla scrittrice e insegnante Elisabeth Bing, strutturata in 10 incontri della durata di tre ore e coadiuvata da un’assistente sociale, ha cercato di ricostruire attraverso le parole le vicende significative vissute dagli infortunati. La seconda, invece, è stata caratterizzata dalla rielaborazione finale dei testi, dove gli assistiti sono passati dal subire un’esperienza al farne tesoro.

Il laboratorio ha permesso non solo il superamento dello spartiacque del trauma subito, ma anche la produzione di storie orientate verso la riorganizzazione di un progetto di vita. “Le scritture sono diventate via via sempre più profonde e le capacità espressive si sono affinate, insieme a quelle che hanno consentito di prendere contatto con parti di sé – sottolinea Donatella Ceccarelli, assistente sociale Inail tra i responsabili del progetto – È aumentato il livello di fiducia reciproca e sono nati legami profondi tra tutti i partecipanti. Ho provato personalmente e posso testimoniare che si tratta di un’attività che fa scoprire il piacere di scrivere e la bella sensazione di essere in grado di comunicare attraverso questa modalità”.

Fonte: INAIL

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