INAIL: Infortuni mortali: su Infor.MO l’analisi delle cause e gli interventi di prevenzione

È il sistema di sorveglianza, al quale contribuiscono Inail e Regioni e ASL

Si chiama Infor.MO ed è il sistema di sorveglianza dedicato all’approfondimento delle cause degli infortuni mortali sul lavoro alimentato – col contributo di Inail e Regioni – dalle inchieste sugli incidenti condotte dai Servizi di prevenzione dei luoghi di lavoro delle Asl.

Il suo obiettivo: monitorare le cause per ricavarne indicazioni utili ai fini prevenzionali.

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I principali aspetti dei dati di Infor.MO e degli archivi dei flussi informativi
Inail/Regioni (aggiornati al 2012).
Sui dati Inail il sistema offre una copertura media annuale pari all’82%, e questo in riferimento agli infortuni con esito mortale avvenuti specificatamente in occasione di lavoro (sono esclusi, dunque, quelli stradali e in itinere). L’archivio ha, pertanto, una grande utilità conoscitiva e pratica per quanto riguarda i fattori di rischio e i possibili interventi per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Un data-base dalle grandi potenzialità conoscitive.
Sono intervenuti Celestino Piz, referente Infor.MO per il Coordinamento tecnico interregionale prevenzione, e Armando Guglielmii, di Inail Ricerca Dpo.
Grandi potenzialità conoscitive che caratterizzano gli incidenti mortali. Entrando nei dettagli di ogni singolo caso, infatti, grazie a Infor.MO è possibile disporre di un “identikit” complessivo del fenomeno, non solo in riferimento alle caratteristiche dell’infortunato, ma anche a quelle dell’azienda e del comparto produttivo nei quali il lavoratore operava.

Il 75% degli eventi mortali è riconducibile a cinque modalità di accadimento.
Le risultanze offerte da Inform.MO sono davvero di grande interesse. Per esempio, per quanto riguarda le modalità di accadimento degli infortuni, il sistema ci dice che nel 2012 il 75% degli eventi è raggruppabile in cinque categorie principali:
– caduta dall’alto dell’infortunato (33,1%)
– caduta dall’alto di gravi (17%)
– fuoriuscita e/o ribaltamento del veicolo dal proprio percorso (12,5%)
– contatto con oggetti, mezzi, veicoli (7,2%)
– avviamento intempestivo di macchinari (5,9%).
Le cadute dall’alto di lavoratori e le cadute dall’alto di gravi rappresentano, costantemente, la metà degli eventi mortali. Ancora: nel biennio 2011-2012 – rispetto agli anni precedenti – è risultato maggiore il peso dei contatti elettrici diretti.

Ugualmente utile la parte statistica riguardante le attrezzature e i problemi di sicurezza legati all’ambiente.

Il 72% dei casi mortali dal 2007 al 2012 è dovuto a violazioni delle norme.
Gli infortuni mortali non sono affatto una tragica fatalità e possono essere considerevolmente ridotti.

Per ogni fattore di rischio le buone prassi adottate o da adottare. Una sezione importante di Inform.MO, pertanto, è quella dedicata agli interventi

Necessario incrementare il sistema col contributo di enti pubblici e parti sociali.

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Fonte: INAIL

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