DENUNCE DI INFORTUNIO
Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di settembre sono state 366.598, in diminuzione di oltre 102mila casi rispetto alle 468.698 dei primi nove mesi del 2019 (-21,8%). Questa diminuzione è influenzata dal sostenuto calo delle denunce registrate tra marzo e settembre, con 98mila casi in meno rispetto al periodo marzo-settembre 2019 (-27,1%), a causa soprattutto dello stop forzato tra marzo e maggio di ogni attività produttiva considerata non essenziale per il contenimento dell’epidemia da nuovo Coronavirus e delle difficoltà incontrate dalle imprese nel riprendere la produzione a pieno regime nel periodo post-lockdown.
Il calo si è registrato in tutti i mesi del 2020 e in particolare a maggio, con denunce praticamente dimezzate rispetto allo stesso mese del 2019.
I dati rilevati al 30 settembre di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento sia dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 396.499 a 322.117 (-18,8%), sia di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro, che registrano un calo percentuale più sostenuto, pari al -38,4%, da 72.199 a 44.481.
Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati nei primi tre trimestri del 2020 è diminuito del 14,4% nella gestione Industria e servizi (dai 372.286 casi del 2019 ai 318.811 del 2020), del 18,7% in Agricoltura (da 24.633 a 20.023) e del 61,3% nel conto Stato (da 71.779 a 27.764).
Tra i settori economici della gestione Industria e servizi, il settore Ateco “Sanità e assistenza sociale” si distingue per il forte incremento delle denunce di infortunio in occasione di lavoro: +111% nei primi nove mesi (dai 20mila casi del 2019 ai 43mila del 2020), con punte di oltre il +500% a marzo (da 2.400 a 14.500 casi) e del +450% ad aprile (da 2.100 a 12.000 casi) nel confronto tra il 2020 e il 2019. Tra giugno e agosto si è assistito, invece, a un’inversione di tendenza, con decrementi compresi in un intervallo tra il -6% e il -17%, mentre a settembre si rileva una ripresa pari al +4%. Nei primi nove mesi del 2020, inoltre, due denunce su tre del settore hanno riguardato il contagio da Covid-19.
CASI MORTALI
I casi mortali denunciati all’Istituto nei primi nove mesi di quest’anno sono stati 927. Pur nella provvisorietà dei numeri, questo dato evidenzia già un aumento di 147 decessi rispetto ai 780 registrati nello stesso periodo del 2019 (+18,8%). L’incremento è influenzato dal numero delle denunce protocollate fino al 30 settembre 2020 a causa dell’infezione da Covid-19 in ambito lavorativo.
DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE
Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi nove mesi del 2020 sono state 31.701, 13.457 in meno rispetto allo stesso periodo del 2019 (-29,8%). A influenzare la flessione è soprattutto il numero delle denunce presentate tra marzo e luglio 2020 rispetto all’analogo periodo del 2019.
Le prime tre malattie professionali denunciate tra gennaio e settembre di quest’anno continuano a essere, nell’ordine, le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo (19.291 casi), del sistema nervoso (3.493) e dell’orecchio (2.017), seguite dalle malattie del sistema respiratorio (1.280) e dai tumori (1.149) Tutte registrano diminuzioni nei periodi in esame.