INAIL, online gli open data dei primi sette mesi del 2019

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’INAIL tra gennaio e luglio sono state 378.671 (-0,02% rispetto allo stesso periodo del 2018), 599 delle quali con esito mortale (+2,0%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 38.501 (+2,7%).

Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di luglio. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (luglio 2019 vs luglio 2018) e “di periodo” (gennaio-luglio 2019 vs gennaio-luglio 2018).

Gli open data pubblicati sono provvisori e il loro confronto richiede cautele, in particolare rispetto all’andamento degli infortuni con esito mortale, soggetto all’effetto distorsivo di “punte occasionali” e dei tempi di trattazione delle pratiche. Per quantificare il fenomeno, comprensivo anche dei casi accertati positivamente dall’Inail, sarà quindi necessario attendere il consolidamento dei dati dell’intero 2019, con la conclusione dell’iter amministrativo e sanitario relativo a ogni denuncia.

Nel numero complessivo degli infortuni sono incluse anche le comunicazioni obbligatorie effettuate ai soli fini statistici e informativi da tutti i datori di lavoro e i loro intermediari, compresi i datori di lavoro privati di lavoratori assicurati presso altri enti o con polizze private, degli infortuni che comportano un’assenza dal lavoro di almeno un giorno, escluso quello dell’evento.

DENUNCE DI INFORTUNIO

Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro lo scorso mese di luglio sono state 378.671, 62 in meno rispetto alle 378.733 dei primi sette mesi del 2018 (-0,02%).

I dati rilevati al 31 luglio di ciascun anno evidenziano a livello nazionale un decremento dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati da 324.637 a 321.675 (-0,9%), e un incremento del 5,4%, da 54.096 a 56.996, di quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il luogo di lavoro.

A luglio 2019 il numero degli infortuni denunciati è diminuito dello 0,4% nella gestione Industria e servizi (dai 294.934 casi del 2018 ai 293.709 del 2019), mentre è aumentato dell’1,1% in Agricoltura (da 18.732 a 18.946) e dell’1,5% nel Conto Stato (da 65.067 a 66.016).

CASI MORTALI

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto entro il mese di luglio sono state 599, 12 in più rispetto ai primi sette mesi del 2018 (+2,0%).

A livello nazionale, i dati rilevati al 31 luglio di ciascun anno evidenziano 18 denunce in più per i casi mortali avvenuti in occasione di lavoro (da 414 a 432) e sei in meno per quelli occorsi in itinere (da 173 a 167).

A livello gestionale, l’Agricoltura ha registrato un aumento di 22 denunce (da 56 a 78) a fronte di 10 casi in meno nell’Industria e servizi (da 522 a 512), mentre nel Conto Stato le denunce sono state nove in entrambi i periodi.

Dall’analisi territoriale emerge un aumento dei casi mortali solo nell’Italia centrale e meridionale: 10 in più al Centro (da 110 a 120), 15 in più al Sud (da 119 a 134) e 12 in più nelle Isole (da 46 a 58). Nel Settentrione si rileva, invece, una diminuzione di due casi nel Nord-Ovest (da 155 a 153) e di 23 nel Nord-Est (da 157 a 134). A livello regionale spiccano i 16 casi mortali in più denunciati in Puglia e i 17 in meno del Veneto.

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi sette mesi di quest’anno sono state 38.501, mille in più rispetto allo stesso periodo del 2018 (+2,7%).

Le patologie denunciate sono aumentate solo nella gestione Industria e servizi, da 29.396 a 30.648 (+4,3%), mentre sono diminuite in Agricoltura, da 7.667 a 7.453 (-2,8%), e nel Conto Stato, da 438 a 400 (-8,7%).

A livello territoriale, l’aumento ha riguardato il Centro (+3,1%), il Sud (+3,7%) e le Isole (+9,6%). Il Nord-Est e il Nord-Ovest, invece, si distinguono entrambi per un calo dello 0,6%.

Fonte: INAIL

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