Complessivamente i lavoratori coinvolti nell’attività di monitoraggio comportamentale sono stati più di duemila, cui vanno sommati i circa 1.400 ai quali è stata erogata la formazione “on the job” e le oltre 600 imprese che hanno usufruito dell’assistenza tecnica, per un totale di quattromila ore tra i vari interventi nei cantieri e le attività correlate che hanno coinvolto il personale dell’Inail e del Cpt.
“Essere parte attiva di questo percorso di formazione ‘on the job’ è stato per noi un grande impegno, per risorse e competenze, e un difficile compito, per l’organizzazione e la conciliazione con tutte le altre attività istituzionali – sottolinea il direttore regionale dell’Inail, Antonio Traficante – La complessità dell’opera e l’urgenza dettata da una programmazione molto stretta per la realizzazione dell’area espositiva hanno infatti reso necessario un progetto di formazione articolato e dalla massima flessibilità operativa”.
“Ci siamo dedicati con convinzione a questo progetto – aggiunge Traficante – perché crediamo davvero nell’importanza di essere al fianco dei lavoratori e delle imprese. La sicurezza sul lavoro resta la nostra priorità e l’impegno dell’Istituto punta a promuovere e a incentivare con vari canali e linguaggi la cultura della prevenzione, sviluppando nei soggetti coinvolti la percezione del rischio. In questo senso la formazione è una leva potente, ma la forza della vicinanza, dello stare a fianco di chi è all’opera nel momento in cui opera, si è rivelata straordinaria”.