INAIL: Palchi sicuri: linee guida e formazione a tutela della salute degli operatori

Esperti a confronto in occasione del secondo seminario nazionale di Trieste, dedicato alla memoria del giovane operaio Francesco Pinna. Presto l’emanazione di un decreto che raccoglierà le linee guida elaborate nel gruppo coordinato dal ministero del Lavoro e che ha visto la fattiva collaborazione dell’Inail

Palchi sicuri: linee guida e formazione a tutela della salute degli operatori

Una strategia di carattere strutturale e in grado di intervenire lungo tutte le direttrici di un settore per sua natura complesso: dalla promozione di specifiche linee guida per i committenti agli investimenti nella formazione degli operatori, alla verifica dell’idoneità di tutti i soggetti coinvolti.
Questa la strategia operativa sollecitata dall’Inail nel corso del secondo seminario nazionale “La sicurezza nel montaggio e smontaggio dei palchi per lo spettacolo”, tenuto lo scorso 13 dicembre presso il teatro Verdi di Trieste.

L’evento – organizzato dall’Istituto insieme al Comune di Trieste, all’Asl e alla Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – è stato dedicato alla memoria di Francesco Pinna, il giovane operaio che, il 12 dicembre 2011, perse la vita al PalaTrieste a causa del

L’urgenza di una regolamentazione dedicata e condivisa.
“Quello del montaggio e smontaggio dei palchi è un settore lavorativo caratterizzato da forti peculiarità – ha sottolineato il direttore Inail Friuli Venezia Giulia, Carmela Sidoti – tali da richiedere una regolamentazione dedicata e possibilmente condivisa, finalizzata ad aumentare i livelli di sicurezza per i lavoratori dello spettacolo. L’obiettivo è pervenire a linee guida che riescano a sintetizzare le conoscenze tecniche, giuridiche e di organizzazione del lavoro che fungano da punto di riferimento per i committenti”. Un risultato – secondo Sidoti – che deve rappresentare “solo il punto di partenza per avviare un investimento sulla formazione per i lavoratori del settore che consenta un’analisi, ma anche un’auto-analisi, sulla percezione del rischio in un settore dove sono particolarmente significativi i rischi da interferenza”.

In un palco spesso coinvolte decine di aziende e di operai. Per comprendere l’oggettiva complessità di questa realtà basti pensare che il committente dell’evento non è il proprietario dell’area dove viene realizzata la struttura e che lo stesso palco, nel corso di un tour, può essere soggetto a varianti in corso d’opera per ragioni artistiche e/o funzionali allo spettacolo. Ancora, le fasi di montaggio e smontaggio possono vedere la presenza contemporanea di una pluralità di imprese e l’impiego di decine di uomini (spesso di nazionalità diverse) con tempi di realizzazione dell’opera strettissimi. Per non parlare di aspetti problematici quali: il lavoro in altezza ad alta specializzazione, l’uso di impianti di sollevamento e di tecnologie per l’illuminazione, l’audio e l’apparto scenico in genere di ultima generazione.

Una strategia di intervento articolata sul territorio e a livello centrale. Proprio in risposta a queste problematiche, l’Inail ha mobilitato tutte le proprie forze e professionalità per cercare di dare una risposta organica al problema. Così dopo la tragica morte di Francesco Pinna l’Istituto a Trieste è stato fra i promotori di un tavolo tecnico – insieme a Prefettura, Azienda per i servizi sanitari (Ass.1), Direzione territoriale del lavoro, Comune e parti sociali – per attivare un percorso di prevenzione basato sulla conoscenza dei rischi e sulla diffusione di buone pratiche atte a prevenire gli infortuni in questo campo.

Fonte: INAIL

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