Nato allo scopo di rafforzare Infor.MO nell’approfondimento delle cause di infortunio, per migliorare l’efficacia degli interventi di prevenzione, il progetto ha visto la partecipazione delle Regioni operanti nel sistema di sorveglianza. In primis i servizi di prevenzione delle Asl, che insieme al Dimeila hanno contribuito ad ampliare la rilevazione degli infortuni gravi e mortali, a sviluppare un repertorio delle principali criticità riscontrate nei luoghi di lavoro per evidenziare fattori di rischio e soluzioni adottate, e ad attuare interventi mirati per supportare la capacità delle imprese di definire e realizzare misure di prevenzione.
Tra gli obiettivi del progetto figura, in particolare, l’implementazione di Infor.MO nella sorveglianza degli infortuni mortali e gravi, individuando i fattori di rischio sia nella fase pre-infortunio, attraverso la vigilanza dei servizi di prevenzione delle Asl, sia in quella post-infortunio, grazie alle inchieste condotte dagli stessi servizi.
Dall’analisi dei dati presenti nell’archivio nazionale di Infor.MO – relativi a 305 infortuni mortali avvenuti nel 2012, ultimo anno per cui sono disponibili informazioni consolidate – la classe di età degli infortunati più rappresentata risulta essere quella tra i 45 e i 54 anni (31% dei casi), mentre con riferimento al luogo in cui è avvenuto l’infortunio i siti industriali (38%) precedono i cantieri di costruzione (25%) e i luoghi agricoli o forestali (22%). I settori produttivi più colpiti, anche per effetto del numero di addetti elevato, sono le costruzioni (33%), seguite da agricoltura (23%), industria dei metalli (9%) e trasporti (8%). Le principali modalità di accadimento degli infortuni sono la caduta dall’alto, con una percentuale pari al 33,1% che in edilizia arriva fino al 55%, la caduta di oggetti dall’alto (17%) e il veicolo che esce dal suo percorso e/o si ribalta (12,5%).
Il Direttore generale dell’INAIL, Giuseppe Lucibello, ha sottolineato come il sistema con le implementazioni in atto possa diventare uno strumento sempre più analitico e utile per comprendere le cause e trovare le soluzioni per la riduzione del numero degli infortuni, a partire da quelli più gravi e ha dichiarato “strumenti come Infor.MO rappresentano un momento di collaborazione tra tutti gli attori della prevenzione e l’INAIL può fare da facilitatore in questo senso”.