INAIL pubblica “Illustrazioni delle dinamiche infortunistiche in cava. Dall’analisi alla prevenzione” nella Collana salute e sicurezza

La pubblicazione “Illustrazioni delle dinamiche infortunistiche in cava. Dall’analisi alla prevenzione”, della Collana salute e sicurezza INAIL, propone una riflessione in chiave prevenzionale tramite l’analisi delle dinamiche degli infortuni gravi e mortali accaduti nel comparto estrattivo. L’obiettivo è quello di sensibilizzare tutti gli addetti ai lavori sui rischi di infortunio rafforzando la cultura della sicurezza.

 

Il progetto “Dall’analisi alla prevenzione” nasce nel 2016 per l’iniziativa di ASL Toscana nord ovest Dipartimento della prevenzione, INAIL e Comitati paritetici per il marmo di Massa-Carrara e di Lucca. Dall’esame dei contenuti nell’osservatorio degli infortuni del Dipartimento prevenzione dell’ASL si è sviluppata l’idea di realizzare una pubblicazione che, partendo dall’analisi dell’accadimento infortunistico, proponga una riflessione in chiave prevenzionistica.
Il presente testo contiene, perciò, le illustrazioni di 30 infortuni gravi, gravissimi o mortali avvenuti nel comparto delle cave di Massa-Carrara tra gli anni 2006 e 2022, suddivisi in capitoli relativi alle diverse fasi lavorative della coltivazione di una cava. Lo scopo è quello di sensibilizzare tutti gli addetti ai lavori, in particolar modo coloro che giornalmente sono maggiormente esposti al rischio di infortuni gravi, talvolta gravissimi o mortali, con la convinzione che la sicurezza in ambito lavorativo transiti anche attraverso una precisa e mirata informazione proprio verso coloro che ogni giorno sono in prima linea. Il contenuto del presente testo, oltre ad illustrare alcune dinamiche infortunistiche note, riporta le azioni che
hanno determinato l’evento e le ipotesi di azioni che avrebbero potuto evitarlo.
Le principali norme di sicurezza sul lavoro per le cave sono rappresentate dal D.P.R. 128/59, dal D.Lgs. 624/96 e dal più recente Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81) che si applica con esplicite esclusioni. Il dettato normativo prevede la valutazione dei rischi per salute e la sicurezza dei lavoratori, in relazione all’ attività svolta e la conseguente individuazione delle misure e modalità operative al fine di eliminare il rischio o comunque ridurlo (rischio residuo) adottando misure preventive che fanno diminuire la probabilità che un determinato danno atteso si verifichi e misure protettive che ne circoscrivano gli effetti.
Inoltre, il Testo Unico (D.Lgs. 81/08) prevede l’adozione di uno strumento fondamentale per il miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori oltre che per il sostegno, lo sviluppo e la diffusione di una cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro. Si tratta delle “buone prassi” definite all’art. 2, comma 1, lettera v) del decreto citato come “soluzioni organizzative o procedurali coerenti con la normativa vigente e con le norme di buona tecnica, adottate volontariamente e finalizzate a promuovere la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro attraverso la riduzione dei rischi e il miglioramento delle condizioni di lavoro”.
Con la Deliberazione della Giunta Regionale 17/05/2016, n. 458 che ha approvato il Piano straordinario per la sicurezza nella lavorazione del marmo nel distretto Apuo-Versiliese, oggi divenuto “Piano mirato di prevenzione” di ASL Toscana nord ovest, è iniziato un percorso di riscrittura di tutte le procedure operative con le quali i datori di lavoro svolgono in sicurezza la loro attività e gli enti preposti alla vigilanza e controlli presiedono alle funzioni loro demandate dalle normative di settore. Tali linee di indirizzo, deliberate dalla Regione Toscana a partire dal 2017,sono presentate in questo testo all’interno di capitoli in cui affiancano l’illustrazione di infortuni causati dalla mancata applicazione di quelle specifiche buone prassi.
Insieme alle procedure si deve sempre tener conto del “fattore umano”. Mentre è possibile schematizzare o modellare un componente meccanico, elettrico etc., è difficile schematizzare il “comportamento” degli operatori in un’analisi del rischio o nelle procedure stabilite dal direttore responsabile di cava insieme al datore di lavoro e le altre figure di riferimento in materia di sicurezza.
Il “fattore umano” rappresenta sicuramente un punto di fondamentale valore al fine di evitare gli infortuni. Perciò, è fondamentale continuare a lavorare incessantemente sui meccanismi spontanei degli addetti ai lavori affinché si continui quel processo di informazione, apprendimento e continuo desiderio di adeguarsi alle novità e all’auto miglioramento individuale e collettivo.
La predisposizione di questo testo grazie alla collaborazione dell’U.O.C. Ingegneria mineraria – Dipartimento di prevenzione della Azienda USL Toscana nord ovest, dell’NAIL e del Comitati paritetici per il marmo di Massa-Carrara e di Lucca vuole essere un nuovo punto di ripartenza per informare e sensibilizzare tutti gli addetti ai lavori, dando valore alle esperienze del passato, attraverso l’analisi delle dinamiche avvenute, le possibili azioni per evitare l’infortunio ed incoraggiare i protagonisti affinché si adoperino attivamente per migliorare la
sicurezza propria e dei propri colleghi.

ILLUSTRAZIONI DELLE DINAMICHE INFORTUNISTICHE IN CAVA. DALL’ANALISI ALLA PREVENZIONE
Introduzione
Infortuni nel settore estrattivo in Toscana
CAPITOLO 1 – Avanzamento al monte
CAPITOLO 2 – Ribaltamento bancate
CAPITOLO 3 – Riquadratura – sezionamento
CAPITOLO 4 – Abbattimento diaframmi spondali
CAPITOLO 5 – Utilizzo macchine tagliatrici a filo diamantato
CAPITOLO 6 – Movimentazione in cava
CAPITOLO 7 – Uso degli esplosivi in cava
CAPITOLO 8 – Contesti o lavorazioni particolari

Fonte: INAIL

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