INAIL pubblica “Rischio biologico nelle attività agro-zootecniche” nella Collana salute e sicurezza

La pubblicazione INAIL “Rischio biologico nelle attività agro-zootecniche”, della Collana salute e sicurezza, ha l’obiettivo di fornire informazioni sulle misure di prevenzione e protezione correlate al rischio biologico per la tutela della salute degli operatori del settore agro-zootecnico. Presenta una sezione generale riguardante la normativa vigente in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e una sezione tecnica con schede monotematiche in cui sono descritte le caratteristiche degli agenti biologici più frequentemente riscontrabili in tale settore.

Il testo “Rischio biologico nelle attività agro-zootecniche” presenta una sezione generale riguardante la normativa vigente in tema di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, le sue applicazioni e i soggetti coinvolti, i concetti di rischio, pericolo e danno, la valutazione del rischio e una sezione tecnica con schede monotematiche in cui sono descritte le caratteristiche degli agenti biologici più frequentemente riscontrabili ed emergenti in tale settore e dei loro effetti sulla salute. Rappresenta un vero e proprio prontuario per i lavoratori impegnati in agricoltura e in zootecnia e fornisce in modo sintetico e schematico – anche grazie a box, tabelle e illustrazioni grafiche – un riepilogo esaustivo su rischi biologici, pericoli e patologie ricorrenti nelle attività agro-zootecniche.

La guida è il frutto di un progetto messo a punto congiuntamente dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (Dit), dal Dipartimento di medicina, epidemiologia, e igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) e dalla sede territoriale INAIL di Ascoli Piceno. L’obiettivo è quello di promuovere la salvaguardia della salute occupazionale nel rispetto della normativa vigente in tema di igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro.

I dati INAIL evidenziano che nel settore agricolo, da gennaio a ottobre 2021, sono stati denunciati oltre 22mila infortuni sul lavoro, con un incremento dell’1,4%. Nello stesso periodo, sono pervenute più di 7mila denunce di malattie professionali (+ 20,8%) e 112 denunce di casi mortali, pari al +19,1%.
Diverse sono le motivazioni descritte dagli autori: utilizzo di macchinari privi dei requisiti essenziali di sicurezza, uso di determinate materie prime, processi lavorativi non standardizzati, malfunzionamento e scarsa manutenzione degli impianti di ventilazione dell’aria, condizioni igienico-sanitarie precarie, contatto con fluidi biologici di origine animale. Inoltre, il ricorso a figure professionali non specializzate, la mancata attuazione periodica dei piani di formazione e informazione rendono difficile l’applicazione delle misure di prevenzione dei rischi lavorativi. In alcuni casi specifici la manifestazione della malattia è legata anche a suscettibilità individuali riconducibili a stili di vita, età e patologie pregresse.

La pubblicazione si apre con una sezione generale incentrata sulla normativa di riferimento in vigore, sui soggetti coinvolti e i relativi obblighi, sulla valutazione del rischio e sulla sua gestione. Dopo un focus sui rischi biologici in ambito agro-zootecnico e sulle infezioni occupazionali causate anche da malattie emergenti, il documento si sofferma sulle misure di prevenzione e protezione, in particolare sui dispositivi di protezione individuali. Le sezioni successive illustrano le azioni di sorveglianza sanitaria e i rischi biologici potenziali nei singoli settori di riferimento, dalla serricoltura agli allevamenti, dal lavoro in pieno campo all’apicoltura. A completare la pubblicazione, sono state inserite schede monotematiche, dove vengono descritte le caratteristiche degli agenti biologici identificati con maggiore frequenza nel comparto agro-zootecnico, unitamente ai loro effetti sulla salute umana.
E’ stata posta particolare attenzione infine, anche ad alcuni agenti biologici emergenti, già noti e monitorati dalla sanità pubblica ma con evidenze ancora scarse sull’impatto occupazionale. Fra queste, la più recente a essere segnalata dalle cronache è la febbre West Nile, malattia provocata dal virus omonimo proveniente da uccelli selvatici e da alcuni tipi di zanzare attraverso la puntura, che colpisce l’uomo e altri mammiferi. L’infezione può rappresentare un rischio per i lavoratori impegnati in attività agricole svolte in ambienti esterni a contatto con gli animali.

RISCHIO BIOLOGICO NELLE ATTIVITÀ AGRO-ZOOTECNICHE
INDICE
SALUTE E SICUREZZA IN AGRICOLTURA
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
DEFINIZIONE DI AGENTE BIOLOGICO
VALUTAZIONE DEL RISCHIO
• VALUTAZIONE
• GESTIONE
• INFORMAZIONE E FORMAZIONE
SALUTE E SICUREZZA SONO UN LAVORO DI SQUADRA
RISCHIO BIOLOGICO IN AGRICOLTURA
RISCHIO OCCUPAZIONALE DA MALATTIE EMERGENTI
MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
PREVENZIONE DELLE ZOONOSI “VETTORE TRASMESSE”
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI
• MANI
• VIE RESPIRATORIE
• VOLTO E OCCHI
• CORPO
SORVEGLIANZA SANITARIA
ATTIVITÀ AGRICOLE E POTENZIALI RISCHI BIOLOGICI
• PIENO CAMPO
• SERRICOLTURA
• FUNGHICOLTURA
• SELVICOLTURA
• ALLEVAMENTI
• ACQUACOLTURA
• APICOLTURA
• ELICICOLTURA E LOMBRICOLTURA
SCHEDE INFORMATIVE SULLE MALATTIE DA AGENTI BIOLOGICI
• MALATTIE DA BATTERI
• MALATTIE DA FUNGHI
• MALATTIE DA VIRUS
• MALATTIE DA PARASSITI
SCHEDE INFORMATIVE SU INSETTI E RETTILI
SCHEDE INFORMATIVE SULLE MALATTIE DA AGENTI BIOLOGICI EMERGENTI
• MALATTIE DA BATTERI
• MALATTIE DA VIRUS
ALLEGATI
Allegato 1 PRINCIPALI RIFERIMENTI NORMATIVI SULLE ZOONOSI
Allegato 2 RIMOZIONE IN SICUREZZA DEI GUANTI
Allegato 3 REQUISITI DEI LUOGHI DI LAVORO (ALLEGATO IV DEL d.lgs. 81/2008 e s.m.i)
Allegato 4 RIMOZIONE DELLA ZECCA
Allegato 5 INSETTI RESPONSABILI DI PUNTURE VELENOSE
BIBLIOGRAFIA
RIFERIMENTI ALLE IMMAGINI

Fonte: INAIL

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