Il fact sheet INAIL “Interazione uomo-macchina. L’uso scorretto può essere ragionevolmente prevedibile?” – elaborato dal Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici – analizza i comportamenti involontari, ragionevolmente prevedibili, messi in atto dagli operatori in un contesto di lavoro con interazione uomo-macchina.
Valutare e prevedere le prestazioni cognitive è fondamentale per qualsiasi disciplina che si occupi di operatori umani nel contesto di comportamenti critici per la sicurezza. In materia di sicurezza del macchinario, questo si traduce in una progettazione antropocentrica finalizzata ad un sistema di interazione che favorisce una condizione di comfort cognitivo dell’operatore, alta performance e comportamento sicuro.
Il fact sheet INAIL “Interazione uomo-macchina. L’uso scorretto può essere ragionevolmente prevedibile?” identifica gli stati cognitivi a cui sono ascrivibili comportamenti involontari ragionevolmente prevedibili che possono determinare l’uso scorretto, nella convinzione che progettare in termini di sicurezza significhi produrre un’interazione che attivi stati cognitivi scientificamente associabili alla performance dell’operatore.
INTERAZIONE UOMO-MACCHINA
L’USO SCORRETTO PUÒ ESSERE RAGIONEVOLMENTE PREVEDIBILE?
PREMESSA
LA TRASFORMAZIONE DIGITALE E IL CAMBIAMENTO NELL’INTERAZIONE UOMO-MACCHINA
L’IMPIANTO NORMATIVO
CAMBIAMENTO DI APPROCCIO: DA MACCHINOCENTRICO A UMANOCENTRICO
STATI COGNITIVI, DEGRADAMENTO DELLA PERFORMANCE ED ERRORI
Mind wandering
Effort withdrawal
Perseveranza
Cecità e sordità inattentiva
CONCLUSIONI
Fonte: INAIL