INAIL pubblica volume sull’esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro

La pubblicazione Inail “Esposizione a nanomateriali nei luoghi di lavoro” fornisce indicazioni normative e raccoglie i principali risultati del progetto “NanoLab: Metodologia di analisi dell’esposizione ai nanomateriali ingegnerizzati integrata alle tecniche di control banding per la gestione del rischio nei luoghi di lavoro”.

L’Inail ha finanziato il Progetto dal titolo Metodologia di analisi dell’esposizione ai nanomateriali ingegnerizzati integrata alle tecniche di control banding per la gestione del rischio nei luoghi di lavoro (acronimo Nanolab), affidato al coordinamento del Laboratorio National Enterprise for nanoScience and nanoTechnology (NEST) della Scuola normale superiore (Sns) di Pisa, in collaborazione con il Center for Nanotechnology Innovation della fondazione Istituto italiano di tecnologia (Iit), l’Istituto nanoscienze del consiglio nazionale delle ricerche (Cnr), l’Associazione italiana per la ricerca industriale (Airi-Nanotec) e sotto la supervisione di una unità operativa interna del Dipartimento di medicina epidemiologia igiene del lavoro e ambientale (Dimeila).

Le nanotecnologie (NT) ed i nanomateriali (NM) hanno avuto una diffusione esponenziale negli ultimi anni testimoniata dalla presenza nell’agenda di sviluppo tecnologico delle principali economie mondiali e nei piani strategici dei grandi attori industriali attivi nella R&S a livello nazionale ed internazionale, dal numero di imprese attive, dalla quantità di prodotti di consumo già disponibili sul mercato mondiale e dalle stime dei lavoratori impiegati in tutti i settori delle NT nel mondo. Attualmente le NT sono annoverate tra le sei tecnologie chiave abilitanti (KETs), considerate strumento fondamentale del programma Horizon 2020 della Commissione europea.

I parametri che possono influenzare la tossicità dei NM, e che quindi devono essere presi in considerazione nello studio dell’esposizione, sono molteplici: la dimensione, la concentrazione in numero e massa, l’area di superficie, lo stato di aggregazione/agglomerazione, la solubilità in acqua e la chimica di superficie. Tali parametri sono influenzati dalle condizioni ambientali e possono variare nel tempo.

Sulla base del principio di precauzione è stata proposta in letteratura l’individuazione di valori limite di esposizione occupazionale per alcuni gruppi di NM e la pubblicazione di numerose linee guida sul tema da parte delle principali Istituzioni internazionali. Inoltre negli ultimi anni è aumentato il numero di studi di monitoraggio dell’esposizione nei luoghi di lavoro finalizzati alla valutazione del rischio.
Gli sforzi in ambito internazionale sono indirizzati verso una armonizzazione delle metodologie per la valutazione del rischio ed il monitoraggio dell’esposizione.

Fonte: INAIL

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