INAIL, pubblicato “L’ottavo rapporto INAIL-Regioni sulle malattie professionali” MALPROF 2013-2014

Il rapporto Malprof 2013/2014 rappresenta l’ottava edizione di una pubblicazione ormai standardizzata, risultato di un’attività di ricerca e di monitoraggio che coinvolge ad oggi 15 Regioni.

La rilevazione delle malattie professionali secondo il modello Malprof si basa su un flusso dati che dai servizi di Prevenzione delle Asl pervengono ad Inail Ricerca per poter costituire una base dati utile sia al monitoraggio delle patologie professionali nel territorio nazionale sia nell’indicare le informazioni utili ai fini prevenzionali, definendo le possibili correlazioni o ‘nessi di causa’ tra l’attività lavorativa svolta (in termini di settori di attività economica e di professione lavorativa) e la patologia professionale.

La dimensione degli archivi del sistema Malprof è diventata negli anni consistente: le segnalazioni registrate tra il 1999 ed il 2014 ammontano a circa 160 mila. Il rapporto Malprof 2013 – 2014 analizza i dati riguardanti le segnalazioni di malattie professionali (MP) effettuate nel relativo biennio, proseguendo con la stessa logica che ha contraddistinto le versioni precedenti: una sintesi nazionale ed una parte successiva di approfondimenti relativi ad ognuna delle 15 Regioni che contribuiscono a fornire dati per la sua stesura.

Tuttavia, l’attuale versione cartacea si differenzia dai precedenti rapporti biennali. Per ognuno dei due anni di riferimento (2013 e 2014), la sintesi nazionale è ora composta da 24 tabelle, della stessa tipologia di quelle che, fino alla passata edizione, erano proposte a livello regionale.
La seconda parte invece è resa più snella, essendo formata per ogni regione da 10 tabelle, la cui configurazione riprende la struttura della sintesi nazionale nelle precedenti edizioni. Il network del sistema di sorveglianza Malprof si è ampliato fino ad includere tutte le Regioni e Province autonome italiane, anche se alcune di esse producono informazioni secondo un proprio modello e, quindi, forniscono dati non direttamente confrontabili. Per tale motivo le tabelle presentate in questo rapporto si basano sulle rilevazioni di 15 Regioni.

Fonte: INAIL

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