Il datore di lavoro sceglie il trabattello più idoneo alla natura dei lavori da eseguire ed alle sollecitazioni prevedibili considerando:
– Le dimensioni dell’impalcato
– L’altezza massima in base alla presenza o all’assenza di vento
– La classe di carico
– Il tipo di accesso agli impalcati: scala a rampa, scala a gradini, scala a pioli inclinata, scala a pioli verticale
– I carichi orizzontali e verticali che possono contribuire a rovesciarlo
– Le condizioni del terreno
– L’uso di stabilizzatori, sporgenze esterne e/o zavorre
– La necessità degli ancoraggi.
I trabattelli possono essere utilizzati:
– nelle lavorazioni nelle quali ci sia la necessità di operare in altezza
– nei lavori in quota (attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta ad altezza superiore a 2 m rispetto ad un piano stabile).
La scelta del trabattello da adottare in una specifica realizzazione dipende
dai rischi da eliminare e/o ridurre preventivamente individuati nell’attività di
valutazione dei rischi. Essa deve essere effettuata in relazione alla tipologia
di lavorazione da fare (manutenzione o costruzione) e alla complessità, alla
estensione e alla geometria dell’opera da servire.
Prima del montaggio i lavoratori, allo scopo incaricati dal datore di lavoro,
devono verificare la posizione del trabattello per evitare rischi che potrebbero
mettere in pericolo il montaggio, lo smontaggio, lo spostamento e la sicurezza
operativa riguardo a:
– condizioni del terreno
– piano e in pendenza
– ostacoli
– condizioni del vento.