INAIL: Relazione annuale 2012

Relazione INAIL anno 2012

Il Presidente dell’INAIL, Prof. De Felice ha presentato nella “Sala della Regina” di Palazzo Montecitorio la Relazione Annuale INAIL 2012, alla presenza di:
On. Marina Sereni, Vicepresidente della Camera dei Deputati
Prof. Enrico Giovannini, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Su 745mila denunce pervenute e sottoposte a istruttoria, l’Inail ha riconosciuto 496.097 casi di infortunio sul lavoro.

Per i casi mortali, sono 790 quelli effettivamente accertati (-8,78%) su 1.296 denunce ricevute.

Oltre 680 morti nell’industria e servizi.
Nello specifico delle gestioni assicurative, 393.663 infortuni accertati hanno interessato l’industria e servizi (682 dei quali con esito mortale), 34.151 l’agricoltura (98 mortali) e 68.265 sono stati “per conto dello Stato” (10 mortali).

Quasi 165mila le donne infortunate.
Le specificità di genere segnalano 331.086 infortuni accertati a danno di lavoratori (726 con esito mortale) e 164.993 a danno di lavoratrici (64 gli episodi mortali).

A carico dell’Inail 12 milioni di giornate di inabilità.
Malgrado il sottolineato miglioramento generale, resta comunque alto il costo della non sicurezza pagato non solo dai singoli lavoratori, ma dall’intero Paese.

Gli infortuni sul lavoro hanno causato, infatti, più di 12 milioni di giornate di inabilità con costo a carico dell’Inail:
– in media 80 giorni per infortuni
– che hanno provocato menomazione
– e 19 giorni in assenza di menomazione.

Riconosciuta la causa professionale al 37% delle denunce di malattia.
Per quanto concerne le denunce di malattie, queste sono state circa 47mila e 500 (1.000 in meno rispetto al 2011), con un aumento di quasi il 51% rispetto al 2008.
Ne è stata riconosciuta la causa professionale a circa il 37%, mentre il 3% è ancora “in istruttoria”.
È importante notare che le denunce riguardano le malattie e non i soggetti ammalati, che sono circa 36mila e 300 (un singolo lavoratore, cioè, può essere soggetto a più patologie correlate).

Malattie d’amianto: 1.540 casi protocollati per 348 morti nell’anno in corso. Sempre sul fronte delle malattie professionali, l’andamento degli esiti mortali per anno di competenza è in costante decrescita: sono stati 1.583 nel 2012 (il 27% in meno rispetto al 2008) e il 94% ha interessato la gestione “industria e servizi”.

L’analisi per classi di età mostra che – al momento della morte – il 62% delle persone interessare aveva un’età maggiore di 74 anni. Riguardo alle denunce di patologie asbesto-correlate protocollate dall’Inail nel 2012, ne sono state riconosciute 1.540: tra queste, nell’anno 348 casi hanno avuto esito mortale.

Vai al Rapporto INAIL-2012 ai link (a fianco)

Fonte: INAIL

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