La denuncia è di Marinora Di Biase (Cgil), Alfio Desogus (Federazione Italiana Superamento Handicap della Sardegna – Fisch), Alessandro Sitzia (Federazione Associazioni Nazionali Disabili della Sardegna – Fand) FischFand), e Giorgio Oggianu (Confindustria).
Ora chiedono all’assessore del Lavoro di convocare entro gennaio i commissari provinciali per attivare immediatamente le procedure di recupero delle risorse accantonate nelle casse delle amministrazioni provinciali e l’avvio dei tirocini formativi secondo le linee condivise e adottate nel 2012.
“Sono sfumate centinaia di possibilità di lavoro in una Sardegna dove il tasso di disoccupazione sfiora il 18% e le opportunità per i più deboli, 41 mila i giovani sardi con invalidità in cerca di esperienze e percorsi professionalizzanti, sono quasi inesistenti – spiegano le associazioni e sindacati -. Il dato sconcertante è emerso pochi giorni fa, nella riunione del Comitato regionale per la gestione dei fondi per il diritto al lavoro delle persone con disabilità: blocco quasi totale delle iniziative che, attraverso bandi provinciali, avrebbero dovuto attivare tirocini e progetti di inserimento.
“Nel complesso – concludono – le amministrazioni provinciali (solo alcune hanno predisposto i bandi) hanno impegnato risorse irrisorie rispetto a quelle disponibili”.