Incidenti sul lavoro: TRUCK CENTER: rinvio a giudizio per 15 persone

La procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio per 15 persone, nell’ambito del procedimento penale bis per l’incidente sul lavoro che si verificò a Molfetta il 3 marzo 2008 nell’autolavaggio della società Truck center, in cui persero la vita quattro operai e il titolare dell’azienda

(Fonte ANSA)
Incidenti sul lavoro: TRUCK CENTER: rinvio a giudizio per 15 persone.

La procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani ha chiesto il rinvio a giudizio per 15 persone, nell’ambito del procedimento penale bis per l’incidente sul lavoro che si verificò a Molfetta il 3 marzo 2008 nell’autolavaggio della società Truck center, in cui persero la vita quattro operai e il titolare dell’azienda, per inalazione di acido solfidrico durante il lavaggio di una cisterna.

Gli imputati fanno tutti capo a vario titolo alle società Eni spa, Nuova Solmine spa e Meleam Puglia; di quest’ultima società è stato chiesto anche il rinvio a giudizio per illecito amministrativo dipendente da reato.

I reati contestati sono omicidio colposo aggravato plurimo e lesioni personali aggravate.
Il primo processo per la vicenda si è concluso il 26 ottobre del 2009 con condanne per tre delle quattro persone fisiche a giudizio e con condanne, per le società coinvolte, al pagamento per illecito amministrativo: Fs Logistica (un milione e 400.000 euro), La Cinque Biotrans (400.000 euro), e Truck Center (400.000 euro). (ANSA).

Per sette imputati, le accuse sono di non avere evitato che lo zolfo fuso caricato dai serbatoi di stoccaggio della raffineria Eni di Taranto (così come quello della cisterna in cui si verificò l’incidente durante le operazioni di bonifica) fosse trasportato e messo in circolazione senza una preventiva valutazione dei pericoli derivanti dalla presenza dell’acido solfidrico nella stessa cisterna.

In particolare, non avrebbero fatto in modo che quel prodotto industriale fosse classificato considerando la presenza dell’acido, in modo da fornire al trasportatore le informazioni necessarie alla segnalazione della pericolosità della cisterna.
Per altri cinque imputati facenti capo alla Nuova Solmine, l’accusa è di non essersi attivati, “per quanto perfettamente a conoscenza della pericolosità del contenuto della cisterna”, affinché dopo lo scarico la cisterna fosse adeguatamente bonificata o fosse segnalato il pericolo e la tossicità per inalazione della sostanza.

E’ stato chiesto il rinvio a giudizio anche per il rappresentante legale della Meleam Puglia perché, essendo stato incaricato dalla Truck Center di procedere alla valutazione dei rischi derivanti dalle attività svolte dalla società, avrebbe fatto solo un sopralluogo “formale” e “superficiale” redigendo un documento di valutazione del rischio “assolutamente generico”.
Nei suoi confronti la procura ha anche chiesto il rinvio a giudizio per truffa aggravata in danno della Truck center. Secondo la procura, tutte queste condotte “attive ed omissive concorrevano, con quelle dei responsabili delle società Fs Logistica e della società La Cinque Biotrans già condannati nel primo processo, a cagionare l’incidente”.

La Procura, inoltre, ha chiesto il rinvio a giudizio di un consulente della società Nuova Solmine, per la falsa testimonianza resa nel primo processo e dei responsabili della Fs Logistica e della la Cinque Biotrans (già condannati in primo grado) per avere fatto bonificare le cisterne alla Truck center, nonostante la società fosse sfornita delle necessarie autorizzazioni amministrative. (Fonte ANSA).

Fonte: ANSA

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