Nell’ultimo quinquennio vi è stata:
– una flessione dell’1,6% (nel 2006 erano stati 249.493)
– ma la quota delle infortunate è aumentata di quasi cinque punti percentuali (dal 26,9% al 31,6%), in presenza di un aumento dell’occupazione femminile che invece si è fermato all’1%.
Sono 245.462 gli infortuni sul lavoro che nel 2010 in Italia hanno coinvolto le donne, pari a poco meno di un terzo del totale (31,6%), il 29,2% di tutti quelli avvenuti in occasione di lavoro e poco più della metà (50,7%) di quelli in itinere.
Nell’ultimo quinquennio il loro numero ha fatto registrare una flessione dell’1,6% – nel 2006, infatti, erano stati 249.493 – ma il calo è stato decisamente più contenuto rispetto a quello rilevato per gli infortuni sul totale dei lavoratori, che nello stesso periodo sono diminuti del 16,4%. Rispetto a cinque anni fa la quota delle infortunate è aumentata di quasi cinque punti percentuali (dal 26,9% al 31,6%), in presenza di un aumento dell’occupazione femminile che invece si è fermato all’1%. La riduzione degli infortuni delle lavoratrici non è stata omogenea per tutti i settori di attività. In agricoltura, infatti, il calo è stato del 28%, molto più contenuto quello nell’industria e servizi (-1,3%), mentre tra le dipendenti in conto Stato si è registrato un aumento del 13,9%.
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(Red)