Infortuni e malattie professionali, online gli open data Inail dei primi 10 mesi del 2021

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail tra gennaio e ottobre sono state 448.110 (+6,3% rispetto allo stesso periodo del 2020), 1.017 delle quali con esito mortale (-1,8%). In aumento le patologie di origine professionale denunciate, che sono state 45.395 (+24,0%). I dati mensili sono fortemente influenzati dall’emergenza Coronavirus.

Nella sezione “Open data” del sito Inail sono disponibili i dati analitici delle denunce di infortunio – nel complesso e con esito mortale – e di malattia professionale presentate all’Istituto entro il mese di ottobre. Nella stessa sezione sono pubblicate anche le tabelle del “modello di lettura” con i confronti “di mese” (ottobre 2020 vs ottobre 2021) e “di periodo” (gennaio-ottobre 2020 vs gennaio-ottobre 2021).

DENUNCE DI INFORTUNIO

Le denunce di infortunio sul lavoro presentate all’Inail entro lo scorso mese di ottobre sono state 448.110, quasi 27mila in più (+6,3%) rispetto alle 421.497 dei primi 10 mesi del 2020, sintesi di un decremento delle denunce nel trimestre gennaio-marzo (-11%), di un incremento nel periodo aprile-settembre (+21%) e di un -8% ad ottobre, nel confronto tra i due anni.

I dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano nei primi 10 mesi del 2021 un aumento a livello nazionale degli infortuni in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro (+20,4%, da 51.809 a 62.403 casi), che sono diminuiti del 32% nel primo bimestre di quest’anno e aumentati del 44% nel periodo marzo-ottobre (complice il massiccio ricorso allo smart working nello scorso anno, a partire proprio dal mese di marzo), e un incremento del 4,3% (da 369.688 a 385.707) di quelli avvenuti in occasione di lavoro, che sono calati del 10% nel primo trimestre di quest’anno, aumentati del 18% nel periodo aprile-settembre e di nuovo in calo a ottobre (-11%).

Il numero degli infortuni sul lavoro denunciati è aumentato del 3,7% nella gestione Industria e servizi (dai 365.837 casi del 2020 ai 379.405 del 2021), dell’1,4% in Agricoltura (da 22.444 a 22.766) e del 38,3% nel Conto Stato (da 33.216 a 45.939). Si osservano incrementi generalizzati in quasi tutti i settori produttivi tranne in quelli dell’amministrazione pubblica (-9,1%) e, soprattutto, della sanità e assistenza sociale, che nei primi 10 mesi di quest’anno, pur distinguendosi ancora per numerosità di eventi (circa 33mila denunce), presenta una riduzione del 34,5% degli infortuni avvenuti in occasione di lavoro rispetto alle 50mila dello stesso periodo del 2020 (sintesi di un +164% del primo bimestre, di un -67% del periodo marzo-giugno, di un +13% nel bimestre luglio-agosto e di un -51% tra settembre e ottobre).

CASI MORTALI

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Inail entro il mese di ottobre sono state 1.017, 19 in meno rispetto alle 1.036 registrate nei primi 10 mesi del 2020 (-1,8%, confermando il dato di settembre). Il confronto tra il 2020 e il 2021, come detto, richiede però cautela, in quanto i dati delle denunce mortali degli open data mensili, più di quelli delle denunce in complesso, sono provvisori e influenzati fortemente dalla pandemia da Covid-19, con il risultato di non conteggiare un rilevante numero di “tardive” denunce mortali da contagio, in particolare relative al mese di marzo 2020. Si fa notare, inoltre, che i decessi causati dal Covid-19 avvengono dopo che è intercorso un periodo di tempo più o meno lungo dalla data del contagio.

Ciò premesso, a livello nazionale i dati rilevati al 31 ottobre di ciascun anno evidenziano per i primi 10 mesi di quest’anno un aumento solo dei casi avvenuti in itinere, passati da 176 a 202 (+14,8%), mentre quelli in occasione di lavoro sono stati 45 in meno (da 860 a 815, -5,2%). La gestione Industria e servizi è l’unica a fare registrare un segno negativo (-5,3%, da 907 a 859 denunce mortali), al contrario dell’Agricoltura, che passa da 94 a 112 denunce (+19,1%), e del Conto Stato da 35 a 46 (+31,4%). Dall’analisi territoriale emerge un aumento nel Sud (da 209 a 271 casi mortali), nel Nord-Est (da 207 a 226) e nel Centro (da 183 a 196). Il numero dei decessi, invece, è in calo nel Nord-Ovest (da 363 a 254) e nelle Isole (da 74 a 70).

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Le denunce di malattia professionale protocollate dall’Inail nei primi 10 mesi del 2021 sono state 45.395, 8.776 in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+24,0%), sintesi di un calo del 26% nel periodo gennaio-febbraio e di un aumento del 44% in quello di marzo-ottobre, nel confronto tra i due anni.

Le patologie denunciate tornano quindi ad aumentare, dopo un 2020 condizionato fortemente dalla pandemia con denunce in costante decremento nel confronto con gli anni precedenti. Lo scorso anno, infatti, i vari arresti e ripartenze delle attività produttive hanno ridotto l’esposizione al rischio di contrarre malattie professionali. Allo stesso tempo, lo stato di emergenza, le limitazioni alla circolazione stradale e gli accessi controllati a strutture sanitarie di vario genere hanno disincentivato e reso più difficoltoso al lavoratore la presentazione di eventuali denunce di malattia, rimandandola al 2021.

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, del sistema nervoso e dell’orecchio continuano a rappresentare, anche nei primi 10 mesi del 2021, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori, che superano anche a ottobre quelle del sistema respiratorio.

Fonte: INAIL

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