30 novembre 2010. I dati del rapporto regionale INAIL.
L’indice di frequenza nel 2009 è al di sotto della media nazionale. In totale gli incidenti sono stati 134.087 rispetto ai 149.565 dell’anno precedente.
In lieve aumento i casi mortali, che passano da 175 a 177
MILANO –
La Lombardia è la regione con il maggior numero di infortuni in termini assoluti, ma nel 2009 registra un indice di frequenza pari al 29,97, che risulta ben al di sotto della media nazionale (28,50).
In totale gli incidenti complessivi per gestione, settore di attività economica e territorio, sono stati 134.087 rispetto ai 149.565 dell’anno precedente. Dall’analisi dei dati aggiornati al 30 aprile 2010, si evidenzia che la flessione degli infortuni osservata tra il 2008 e il 2009 (-10,3% a livello regionale) ha riguardato tutte le province ed è stata particolarmente consistente a Lodi (-20,5%) e Brescia (-18,3%).
Sono questi i dati più rilevanti del rapporto regionale INAIL Lombardia, presentato questa mattina a Milano.
Per quanto riguarda gli incidenti mortali si evidenzia, invece, un lieve aumento (da 175 casi nel 2008 a 177 nel 2009).
In particolare le morti sul lavoro sono aumentate a Mantova (da 7 a 18) e Pavia (da 8 a 20). Rispetto alle modalità di accadimento degli infortuni, diminuiscono sia quelli dovuti a circolazione stradale (-10,8%), sia gli infortuni in itinere (percorso casa/lavoro/casa): -6,1%. Mentre le denunce di infortunio dei lavoratori stranieri sono state quasi 25mila, il 18,3% del totale regionale, e 30 i casi mortali (16,9%). Marocco, Romania e Albania sono nell’ordine i paesi di origine dei lavoratori non italiani che hanno denunciato il maggior numero di incidenti, totalizzando ben il 35,8%.
Le denunce di malattia professionale pervenute nel 2009 sono 2.831 in diminuzione rispetto agli anni precedenti.
Per quanto riguarda il tipo di malattia, in Lombardia la patologia più diffusa è l’ipoacusia (sia tabellata che non tabellata), seguita da quelle che interessano l’apparato muscolo-scheletrico (affezioni dei dischi intervertebrali, tendiniti) e dalle malattie dell’apparato respiratorio