Infortuni mortali sul lavoro: la strage all’oleificio umbro

I quattro lavoratori morti sul lavoro sabato 25 novembre scorso nell’esplosione avvenuta nel deposito della “Umbria Olii” di Campello sul Clitunno sono episodi che, come ha dichiarato il Presidente Napolitano, “non bisogna mai considerare come ordinaria amministrazione. Ogni volta bisogna avere la capacità di indignarci, di allarmarsi e reagire” e, quindi, dare una svolta forte sulle politiche di sicurezza nei luoghi di lavoro.

I quattro operai morti nell’esplosione avvenuta alla “Umbria Olii” di Campello sul Clitunno nelle operazioni di saldatura di una passerella tra i silos alla loro sommità fanno parte di un ultimo anello di una catena di morti sul lavoro che conta migliaia di vittime ogni anno.
Il Ministro del lavoro Cesare Damiano che si è recato immediatamente sul luogo del disastro non solo per rispetto ai morti sul lavoro ma anche per rendersi conto di una situazione c he pregiudica il tessuto ambientale di quel territorio, ha dichiarato che queste morti per il lavoro hanno un prezzo troppo alto. Anche il Presidente della Camera dei Deputati Fausto Bertinotti, si è recato sul luogo della tragedia dove, deponendo una corona di fiori, ha auspicato “un svolta forte sulle politiche di sicurezza nei luoghi di lavoro”. Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, h commentato il gravissimo incidente sottolineando che “non bisogna mai considerare questi terribili episodi come ordinaria amministrazione. Ogni volta bisogna avere la capacità di indignarci, di allarmarsi e di reagire”.
Guerisoli del Consiglio di indirizzo e vigilanza dell’INAIL, attraverso un Comunicato Stampa ha dichiarato :
“Il tragico infortunio sul lavoro accaduto a Campello sul Clitunno, in provincia di Perugina, dove hanno perso la vita quattro lavoratori nell’esercizio delle loro funzioni e che tanta emozione h suscitato nel paese, tanto da costringere il Presidente della Repubblica, Giorgio Napoletano, a ribadire l’indifferibilità di adottare provvedimenti immediati ed efficaci, ripropone in tutta la sua urgenza la necessità di una nuova e più efficace strategia in materia di sicurezza sul lavoro, realizzando un più cogente coordinamento tra i molteplici Enti che hanno competenza in materia (INAIL, Ispesl, Istituto di Medicina Sociale, Asl, Ispettorato del lavoro, Vigili del Fuoco, ecc.) attribuendo all’Inail il governo del sistema”.
Intanto, il 28 ottobre scorso si è svolta anche la prima riunione della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli infortuni sul lavoro, il cui presidente Senatore Tofani si è posto come obiettivo quello di arrivare “a norme chiare che non diano alibi ad alcuno sull tragedia delle morti sul lavoro. “Il nostro primo atto – ha poi dichiarato – sarà di andare in missione a Campello sul Clitunno, sede dell’ultimo clamoroso incidente, per avere un quadro e capire come evitare simili tragedie. Il nostro sarà un lavoro di grande responsabilità e collaborazione da parte di ognuno perché su questi temi non è opportuno lo scontro politico ma è necessario investire le diverse sensibilità per concorrere, insieme, al contrasto di questi fenomeni”.

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