Iniziative per l’ampliamento del mercato comunitario delle emissioni

Il Documento che riportiamo nel link è una redazione avanzata della proposta della Regione Toscana per un’iniziativa pilota dei governi regionali per l’ampliamento del mercato comunitario delle emissioni attraverso la funzione di Optino-In per nuovi settori ed entità.

Si tratta di una proposta sviluppata – con la collaborazione di Vanni Piccioni e Lorenzo Gavilli – da ARCA Consulting s.r.l. su commissione dell’Assessorato all’Ambiente della Regione Toscana nel luglio 2004. Il documento proposto dalla Regione Toscana per un’iniziativa pilota dei governi regionali per l’ampliamento del mercato comunitario delle emissioni, si richiama alla ratifica del Protocollo di Kyoto che hanno coinvolto le istituzioni europee e gli Stati membri della Unione Europea nella realizzazione di una quantità di azioni per sviluppare il quadro legislativo e l’ambiente economico per tradurre in maniera operativa gli impegni dello stesso Protocollo di Kyoto. Tra queste azioni assumono significato rilevante la realizzazione di un programma europeo per il mercato delle emissioni, progettato per mettere in moto un meccanismo di mercato su larga scala , che permetterà di mobilizzare finanziamenti del settore privato per l’abbattimento delle emissioni dei gas ad effetto serra. Nella presentazione del documento, viene affermato che i governi regionali hanno un ruolo chiave, non solo nel legiferare in materia ambientale, ma anche sulla realizzazione pratica delle politiche ambientali. Questo è particolarmente di rilievo nel caso in cui dette politiche richiedano un alto grado di cooperazione del pubblico, al quale si chiede proprio di cambiare il proprio comportamento, e l’evoluzione dei modelli di comportamento dei consumatori. I Governi regionali hanno la capacità di sviluppare e realizzare delle politiche efficaci che possono portare all’abbattimento di CO2 settori più importanti che non sono attualmente coperti dalla direttiva europea 2003/87/CE sul mercato delle emissioni.
La presente proposta è stata concepita – affermano gli autori – al fine di sviluppare la capacità delle regioni di allargare il campo di applicazione della direttiva europea sulle emissioni, sia all’interno dell’Unione europea che al di fuori dei suoi confini.

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