ISIN pubblica il rapporto “La sorveglianza della radioattività ambientale in Italia”

Online l’edizione 2021 del report ISIN “La sorveglianza della radioattività ambientale in Italia”, il documento riporta una sintesi dei rilevamenti radiometrici effettuati nel 2019 dalla REte nazionale di SORveglianza della RADioattività ambientale – RESORAD, costituita dalle Agenzie Regionali e delle Province Autonome per la Protezione dell’Ambiente (ARPA/APPA) e dagli Istituti Zooprofilattici Sperimentali. Oltre ai dati relativi ad acque, suolo e alimenti, ampio spazio è dedicato al radon e all’esposizione della popolazione.

L’ISIN – Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione è l’autorità di regolamentazione competente designata a svolgere le funzioni e i compiti di autorità nazionale, indipendente, ai sensi delle Direttive 2009/71/Euratom e 2011/70/Euratom, in materia di sicurezza nucleare e di radioprotezione, in ottemperanza degli artt. 1 e 6 del D.Lgs. n. 45 del 2014, come modificato dal D.Lgs. n. 137 del 2017.

LA SORVEGLIANZA DELLA RADIOATTIVITÀ IN ITALIA

I rischi radiologici per gli individui della popolazione possono derivare dalle esposizioni alle radiazioni ionizzanti provenienti da sorgenti radioattive naturali e artificiali.
L’esposizione a sorgenti naturali rappresenta la fonte principale dell’esposizione degli individui della popolazione ed è riconducibile alle radiazioni ed agli elementi radioattivi naturali (raggi cosmici, radiazioni terrestre, radon) presenti in modo ubiquitario nell’ambiente in cui viviamo o che sono presenti nell’organismo umano.
L’esposizione a sorgenti artificiali deriva invece dall’uso delle radiazioni ionizzanti in ambito medico, industriale e della ricerca scientifica, nonché dai radionuclidi rilasciati a seguito degli esperimenti nucleari effettuati nel passato o degli incidenti nucleari occorsi.
Nell’ambito delle misure e degli strumenti di tutela ha, perciò, un ruolo importante anche la sorveglianza continua della radioattività naturale e artificiale presente nell’atmosfera e nell’ambiente, soprattutto nelle vicinanze di impianti nucleari in decomissioning, nelle industrie, negli istituti di ricerca e negli ospedali che impiegano sostanze radioattive.
I contributi che comportano un’esposizione anche solo potenziale alle radiazioni ionizzanti devono essere oggetto di attenta valutazione preventiva, finalizzata all’elaborazione delle indicazioni da adottare, affinché l’esposizione dell’intera popolazione sia tenuta entro il valore più basso ragionevolmente ottenibile, considerando i fattori economici e sociali.
Di qui l’importanza di sistemi di sorveglianza, controllo e allarme efficaci che siano in grado di segnalare con tempismo eventuali situazioni di pericolo a livello delle singole realtà produttive e dell’intero territorio nazionale. L’incidente di Fukushima del 2011 è un esempio di come il sistema nazionale di monitoraggio della radioattività nell’ambiente ha reso immediatamente possibile la valutazione della situazione radiologica nel nostro paese.
Nell’ambito delle attività di controllo sulla radioattività ambientale e di diffusione dei dati sono assegnati all’ISIN il coordinamento della Rete Nazionale di Sorveglianza della Radioattività – RESORAD e la gestione delle reti di allarme.
Il presente rapporto contiene una sintesi organizzata dei rilevamenti radiometrici del 2019 e riporta, tra l’altro, una raccolta e rappresentazione omogenea dei dati prodotti a livello nazionale sulla esposizione al radon nelle abitazioni. Ciò è stato possibile grazie al contributo delle Agenzie regionali e delle province autonome per la protezione dell’ambiente e degli Istituti Sperimentali Zooprofilattici che costituiscono la rete RESORAD e all’INAIL che ha contribuito alla raccolta dei dati sul radon.
Questo rapporto è pubblicato dopo l’entrata in vigore del decreto legislativo del 31 luglio 2020, n.101, di attuazione della direttiva 2013/59 Euratom, che, pur abrogando il D.Lgs. n. 230/1995, ha confermato l’impianto di sorveglianza della radioattività ambientale stabilito e collaudato da tempo, prevedendo specifiche disposizioni per la disponibilità e l’acquisizione dei dati ai fini della stima dei diversi contributi all’esposizione della popolazione; il decreto legislativo introduce inoltre ulteriori novità in tema di controlli sull’esposizione al radon negli ambienti chiusi.

INDICE
SOMMARIO
LA SORVEGLIANZA DELLA RADIOATTIVITÀ IN ITALIA
QUADRO NORMATIVO
LA RETE NAZIONALE DI SORVEGLIANZA DELLA RADIOATTIVITÀ AMBIENTALE – RESORAD
OBIETTIVI DELLA RESORAD
LA RETE RESORAD
LA STRUTTURA DELLA RETE RESORAD
RACCOLTA E FLUSSO DI DATI
PROGRAMMA DI AFFIDABILITÀ
LA RETE DI ALLARME GAMMA
DATI 2019
ELABORAZIONE DEI DATI
ANALISI DEI DATI
RADON
PREMESSA
QUADRO NORMATIVO
LA DISTRIBUZIONE DEL RADON INDOOR IN ITALIA
BIBLIOGRAFIA

Fonte: ISIN

Vai al rapporto “La sorveglianza della radioattività ambientale in Italia”…

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