ISPEL – Qualità della misura in Radioprotezione.

Il presente documento (vedi link) intende fornire indicazioni per un miglioramento della qualità delle misure ambientali di radiazioni fotoniche, effettuate a scopo di radioprotezione.Ovvero, “Indicazioni operative per un sistema di qualità metrologica nelle misure di equivalente di dose ambientale H*(10) con monitori di area”.

L’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, oltre ad essere organo tecnico scientifico coinvolto nel rilascio e rinnovo dei nulla osta di categoria A per l’utilizzo delle radiazioni ionizzanti nei luoghi di lavoro, è ente pubblico di ricerca che, ai sensi di quanto disposto dall’art. 9 del D.Lgs. 81/08, elabora linee guida e promuove la standardizzazione dei metodi nell’ambito delle materie di propria competenza, con particolare riferimento alla sicurezza e prevenzione.

Sulla base della propria esperienza quale organo di controllo, in particolare nei tre settori strategici di interesse rappresentati dalla sanità, dall’industria e dalla ricerca, nonché al fine di diffondere quella cultura nella quale la ricerca della qualità si deve conciliare con la garanzia della sicurezza, l’ISPEL ha inteso promuovere il gruppo di lavoro che ha elaborato il presente documento. Hanno partecipato: INMRI-ENEA (Istituto Nazionale di Metrologia delle Radiazioni Ionizzanti), AIRP (Associazione Italiana di Radioprotezione), ANPEQ (Associazione Nazionale Professionale Esperti Qualificati), AIFM (Associazione Italiana di Fisica Medica).

Scopo del documento, basandosi su quanto previsto dalle norme di buona tecnica e dalle raccomandazioni nazionali e internazionali di settore, è quello di fornire gli elementi essenziali per ottenere misure affidabili e di buona qualità, che sono:
– scelta opportuna dello strumento da utilizzare per ciascuna specifica operazione di misura, in relazione al tipo e alle caratteristiche della radiazione;
– utilizzo di strumenti periodicamente tarati in modo adeguato alla misurazione da effettuare, con riferibilità ai campioni nazionali o internazionali;
– effettuazione di verifiche periodiche delle buone condizioni di funzionamento degli strumenti utilizzati;
– adozione di procedure di misura standardizzate e validate;
– valutazione dell’incertezza complessiva associata al risultato finale della misurazione, conforme alle raccomandazioni internazionali.

Scopo aggiuntivo del documento consiste nel fornire indicazioni per uniformare il più possibile le modalità di compilazione e stesura della documentazione relativa alla strumentazione, da inserire nel registro di cui al punto 4.1 dell’allegato XI del D.Lgs.230/95 e successive modifiche, dedicato alla raccolta della documentazione di cui all’art.81 comma 1, lettera a),b),c) del decreto legislativo sopra richiamato, tenendo anche conto di quanto sancito dall’art. 79 comma 1 lettera b) punto 4 del citato Decreto.

(LG-FF)

Fonte: ISPESL

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