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Uno dei principali fattori di rischio per la salute delle persone è lo stress lavoro-correlato. Oggi circa il 43% degli occupati denuncia disturbi psico-sociali. LIstituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro promuove lo sviluppo di una nuova cultura della Salute nei luoghi di lavoro.
I dipendenti che godono di una buona salute mentale offrono prestazioni migliori in ambito professionale. È partendo da questa certezza che lISPESL lancia, durante lXI giornata nazionale dedicata alla Promozione della Salute nei luoghi di Lavoro, la campagna europea sulla Salute Mentale Lavorare in sintonia con la vita.
La campagna – a cui lIstituto collabora nel ruolo di Ufficio Nazionale Contatto (NCO) del network europeo ENWHP) – si prefigge principalmente di:
– comprendere e prevenire i fattori che generano stress e problemi di salute mentale
– offrire supporto ai dipendenti che hanno problemi legati alla salute mentale
– sviluppare politiche efficaci volte al reinserimento e/o impiego di chi è affetto da problemi psichici.
“Come Ufficio Nazionale del network ENWHP, – spiega Fiorisa Lentisco, ricercatrice del Dipartimento Medicina del Lavoro dellIspesl – abbiamo limpegno istituzionale di tenere una giornata nazionale dedicata alla Promozione della Salute nei Luoghi di Lavoro (Workplace Health Promotion).
La giornata è organizzata in unottica di dialogo sociale e di coinvolgimento degli stakeholder provenienti dai settori produttivi del Paese.
Questanno, lattenzione è rivolta alla promozione della salute mentale al lavoro, intesa come buona salute psicofisica del lavoratore”.
Benessere organizzativo, dialogo sociale e coinvolgimento dei datori di lavoro dovrebbero essere infatti le prime garanzie sulle quali contare. Oggi invece sono oltre 10 milioni i lavoratori che percepiscono almeno un fattore di rischio per la propria salute, rischio che non sempre è di natura fisica.
Se infatti circa 8 milioni di persone avvertono la presenza nellambiente lavorativo di un fattore di rischio per la propria salute fisica, quasi la metà ritiene di essere esposta principalmente a rischi che possono pregiudicare lequilibrio psicologico. Per questo la salute mentale viene sempre più intesa come salute psicofisica del lavoratore.
A sottolineare la novità sostanziale, anche in termini giuridici, della valutazione del rischio stress lavoro-correlato Sergio Iavicoli, direttore del Dipartimento Medicina del Lavoro dellIspesl. Il decreto legislativo del 9 aprile 2008 N. 81 illustra i principi innovativi che il D. Lgs 81/2008 introduce nelle tematiche di salute e sicurezza nel lavoro, promozione della salute al lavoro e responsabilità sociale delle imprese. Iavicoli ricorda inoltre che allart. 2, comma 1, lettera o, si esplicita il concetto di «salute» come: uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, non consistente solo in un’assenza di malattia o d’infermità. Il decreto introduce, altresì, come fattore di rischio da rilevare nel documento di valutazione del rischio, anche lo stress lavoro-correlato, secondo i principi dell’accordo europeo dell’8 ottobre 2004.
LXI Giornata Nazionale di informazione sulla promozione della salute nei luoghi di lavoro, si è svolta oggi presso la sala multimediale dellISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro), in via Urbana 167. Levento è stato organizzato dal Dipartimento di Medicina del Lavoro dellIstituto.