ISPRA, Rapporto Rifiuti Urbani 2015

Raggiunto nel 2014 l’obiettivo del 45,2% di raccolta differenziata con il +3% rispetto al 2013. Circa il 14% in meno i rifiuti urbani smaltiti in discarica.

La produzione dei rifiuti urbani cresce, nel 2014, di un +0,3% rispetto al 2013, parallelamente all’aumento dei consumi delle famiglie e dopo un triennio in cui si era osservata una riduzione complessiva di circa 2,9 milioni di tonnellate (-8,9%). Cresce di più al Nord (+1,4% pari a +188 mila tonnellate), mentre scende al Centro (-0,3%) e al Sud (-0,9%). La crescita maggiore nel dato di produzione si osserva per le Marche (+4,2%) e per il Piemonte (+2,3%), seguite, con un +1,8%, da Emilia Romagna e, con un aumento tra l’1% e l’1,5%, da Umbria, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria e Lombardia. Le regioni che fanno rilevare la maggior contrazione sono la Basilicata (-3,1%), il Lazio (-2,5%), il Molise e la Calabria (-2,4% per entrambe).

Pur con 6 anni di ritardo, l’Italia ha raggiunto nel 2014 l’obiettivo del 45,2% di raccolta
differenziata (13,4 milioni di tonnellate), segnando un aumento del 3% rispetto al 2013. È
Confermato il primato del Nord, ma i dati mostrano una riduzione del divario fra le tre
macroaree del Paese: infatti, rispetto ai dati del 2013, la crescita maggiore si rileva per le regioni del Centro Italia con un aumento percentuale, tra il 2013 e il 2014, pari all’11,7% (+283 mila tonnellate); al Sud la crescita è del 7,5% (+203 mila tonnellate) mentre al Nord del 5,6% (+412 mila tonnellate).

Ben 14 province, nel 2014, presentano livelli di raccolta al di sopra del target del 65%. 11 sono localizzate nel Nord Italia (5 in Veneto, 2 in Piemonte, 1 in Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Lombardia e Emilia Romagna) 1 nel Centro (Marche) e 2 nel Sud (Campania e Sardegna). I livelli più elevati di raccolta differenziata si rilevano per la provincia di Treviso, che nel 2014 supera l’80% (81,9%), e per quella di Pordenone, con il 76,8%. Al di sopra del 70% si collocano anche Mantova (la cui percentuale passa dal 69,7% del 2013 al 76,5% del 2014), Belluno (72,8%) e Trento (71,3%). I più bassi livelli di raccolta differenziata, inferiori al 10%, si osservano, invece, per le province siciliane di Enna (6,1%), Palermo, Siracusa (entrambe al 7,8%) e Messina (8,4%).

Quanto alle diverse frazioni merceologiche raccolte, si evidenzia, tra il 2013 e il 2014, un buon incremento (+9,7%) per la raccolta differenziata della frazione organica (umido + verde), che fa seguito a un aumento dell’8,4% rilevato tra il 2012 e il 2013. La raccolta di questa frazione si attesta a 3,2 milioni di tonnellate nelle regioni settentrionali (+7,8% rispetto al 2013), a oltre 1,1 milioni di tonnellate nel Centro (+18,8%) e a quasi 1,4 milioni di tonnellate nel Sud (+7,3%), con un valore complessivo nazionale pari a 5,7 milioni di tonnellate. La raccolta differenziata nazionale della frazione cellulosica è di poco inferiore a 3,2 milioni di tonnellate, con una crescita del 3,4% rispetto al 2013. Al Nord, dove il quantitativo di carta e cartone raccolto si attesta a quasi 1,8 milioni di tonnellate si osserva, tra il 2013 e il 2014, un incremento del 2,9%. Al Centro, con una raccolta pari a 750 mila tonnellate, e al Sud, oltre 650 mila tonnellate, si rilevano crescite dello 0,4% e dell’8,4%, rispettivamente.

Fonte: ISPRA

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