ISS, rapporto sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia

L’Istituto Superiore di Sanità ha aggiornato al 4 ottobre il rapporto sulle caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia.

ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’
Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2 in Italia
Dati al 4 ottobre 2020

1. Campione
L’analisi si basa su un campione di 36.008 pazienti deceduti e positivi all’infezione da SARSCoV-2 in Italia.

2. Dati demografici
L’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anni (mediana 82, range 0-109, Range InterQuartile – IQR 74-88). Le donne sono 15.365 (42,7%). L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 è più alta di oltre 25 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (età mediane: pazienti deceduti 82 anni – pazienti con infezione 56 anni). Le donne decedute dopo aver contratto infezione da SARS-CoV-2 hanno un’età più alta rispetto agli uomini (età mediane: donne 85 – uomini 79).

3. Patologie preesistenti
Complessivamente, 160 pazienti (3,6% del campione) presentavano 0 patologie, 599 (13,6%) presentavano 1 patologia, 874 (19,9%) presentavano 2 patologie e 2767 (62,9%) presentavano 3 o più patologie. Prima del ricovero in ospedale, il 22% dei pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi seguiva una terapia con ACE-inibitori e il 14% una terapia con Sartani (bloccanti del recettore per l’angiotensina).

4. Diagnosi di ricovero
Nel 91,3% delle diagnosi di ricovero erano menzionate condizioni (per esempio polmonite, insufficienza respiratoria) o sintomi (per esempio, febbre, dispnea, tosse) compatibili con COVID-19. In 349 casi (8,7% dei casi) la diagnosi di ricovero non era da correlarsi all’infezione.

5. Sintomi
Febbre, dispnea e tosse rappresentano i sintomi più comunemente osservati prima del ricovero nei pazienti deceduti positivi all’infezione da SARS-CoV-2. Meno frequenti sono diarrea e emottisi. Il 7,1% delle persone non presentava alcun sintomo al momento del ricovero.

6. Complicanze
L’insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (94,7% dei casi), seguita da danno renale acuto (23,2%), sovrainfezione (18,2%) e danno miocardico acuto (10,9%).

7. Terapie
La terapia antibiotica è stata comunemente utilizzata nel corso del ricovero (86,6% dei casi), meno usata quella antivirale (57,9%), più raramente la terapia steroidea (43,5%). Il comune utilizzo di terapia antibiotica può essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o è compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 1138 casi (26,3%) sono state utilizzate tutte e tre le terapie.

8. Tempi
Il tempo intercorso dal ricovero in ospedale al decesso è di 5 giorni più lungo in coloro che sono stati trasferiti in rianimazione rispetto a quelli che non sono stati trasferiti (11 giorni contro 6 giorni).

9. Decessi in pazienti con meno di 50 anni
Al 4 ottobre 2020 sono 407, dei 36.008 (1,1%), i pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 89 di questi avevano meno di 40 anni (59 uomini e 30 donne con età compresa tra 0 e 39 anni). Di 11 pazienti di età inferiore ai 40 anni non sono disponibili informazioni cliniche; degli altri pazienti, 64 presentavano gravi patologie preesistenti (patologie cardiovascolari, renali, psichiatriche, diabete, obesità) e 14 non avevano diagnosticate patologie di rilievo.

10. Confronto caratteristiche decessi nei 2 trimestri marzo-maggio e giugno-agosto 2020
Nel secondo trimestre aumenta leggermente l’età media dei decessi e la proporzione di donne; aumentano i decessi di persone con 3 o più patologie preesistenti e diminuiscono quelli con meno patologie o nessuna: ciò sembra indicare che nel secondo periodo i decessi riguardano persone più anziane e con una condizione di salute preesistente peggiore rispetto ai decessi relativi al primo trimestre.

Fonte: ISS

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