I comuni capoluogo utilizzano il 25,2% del consumo di energia elettrica e il 29,9% del prelievo di gas metano dei rispettivi totali nazionali che presentano variazioni annue pari a -0,6% e a +0,4%. Il teleriscaldamento è attivo in 40 città (2 in più del 2015) con un aumento della volumetria servita del 3,6% in complesso e dell’1,5% per la componente residenziale. In forte aumento il numero delle colonnine di ricarica per auto elettriche (+23,5%), presenti in 63 città (54 nel 2015).
Continuano ad aumentare le perdite idriche totali, che nei capoluoghi di provincia ammontano al 39,1% dei volumi immessi (38,2% nel 2015). Al netto di errori di misurazione e consumi non autorizzati le perdite reali incidono per il 91,2% su quelle complessive. Le reti di distribuzione erogano 240 litri al giorno di acqua potabile per abitante (5 in meno del 2015) e 16 città hanno applicato misure di razionamento.
Tra il 2011 e il 2016 aumenta del 3,7% l’estensione del verde urbano, che copre il 2,7% del territorio comunale dei capoluoghi (oltre 564 milioni di m2, pari a una disponibilità di 31 m2 pro capite), cui si aggiunge un altro 16,3% di aree naturali protette. Si diffonde la forestazione urbana, presente in 41 città (29 nel 2011) e aumenta la superficie degli orti urbani, che ammonta a 1,9 milioni di m2 (+51% sul 2011).
I rifiuti urbani prodotti nei capoluoghi di provincia, pari a un terzo del totale Italia, superano i 10 milioni di tonnellate (+0,6% sul 2015), pari a 552 kg pro capite. Sale al 44,6% la quota della raccolta differenziata (+3,8 punti percentuali sul 2015) e 32 città hanno raggiunto l’obiettivo del 65% (20 nel 2015).
Per quanto riguarda l’inquinamento acustico, sono oltre 2 mila gli esposti presentati dai cittadini alle amministrazioni dei comuni capoluogo (12,1 ogni 100 mila abitanti). Aumentano i controlli effettuati (da 7,7 a 8,2 ogni 100 mila abitanti), che rilevano superamenti dei valori limite nel 42,9% dei casi (49,9% nel 2015) e nel 49,7% dei casi (52,3% nel 2015) per i controlli effettuati su attività di servizio o commerciali, che costituiscono la maggiore sorgente dei superamenti.
Nei capoluoghi di provincia, dove si concentra il 30% dei veicoli circolanti, il tasso di motorizzazione sale a 616 auto ogni 1.000 abitanti (10 più del 2015) e si registrano 787 mila nuove immatricolazioni (+17,2%). Le auto euro 5 e 6 sono oltre il 30% del totale, ma più della metà di queste sono diesel. Le auto elettriche e ibride sono quasi raddoppiate in 2 anni, ma sono ancora lo 0,5% del totale. Per la prima volta si diffondono, con i dati dei comuni capoluogo, dati provinciali e regionali sul parco dei veicoli circolanti.