Il relativo Decreto 28 febbraio 2002 del Ministero dell’Ambiente
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 107 del 9 maggio 2002 è pubblicato il Decreto 28 febbraio 2002 del Ministro dell’ ambiente e tutela del territorio che, d’ intesa con il Ministro per i beni e le attività culturali e la Regione Toscano, reca :” Istituzione del Parco tecnologico ed archeologico delle Colline Metallifere grossetane”. La creazione di questo importante Parco, legato all’ antica storia dello sfruttamento minerario di questa zona della Maremma toscana ( fu proprio a Massa Marittima, splendida cittadina medioevale, considerata la capitale mineraria della Maremma, che agli inizi del XIV secolo fu redatto il primo Codice minerario del mondo), rientra nell’ attuazione dell’ art. 114, comma 4,della legge 23 dicembre 2000, n. 388 che nel dare atto dell’ esigenza di conservare e valorizzare, anche per finalità sociali e produttive, i siti e i beni dell’ attività mineraria con rilevante valore storico, culturale e ambientale reca norme per l’ istituzione e la gestione di questo Parco. Alla citata legge, ha fatto seguito il protocollo procedimentale sottoscritto in data 28 gennaio 2001 tra la Regione Toscana, la provincia di Grosseto, i comuni di Follonica, Gavorrano, Massa Marittima, Monterotondo Marittimo, Montieri, Scarlino e Roccastrada, la comunità montana delle Colline Metallifere e l’ Agenzia regionale per la protezione dell’ ambiente (ARPAT), finalizzato all’ istituzione del Parco, trasmesso con nota della Regione Toscana prot. 104/5824/12/02/01 del 13 febbraio 2001. L ‘ ubicazione delle aree all’ interno delle quali sono ricompresi i siti e i beni costituenti il Parco tecnologico e archeologico delle Colline Metallifere grossetane è riportata nella cartografia ufficiale in scala 1:100.000 allegata al decreto, depositata in originale presso il Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio e il Ministero per i beni e le attività culturali ed in copia conforme presso la Regione Toscana e il consorzio gestore del Parco. Il consorzio curerà e coordinerà, d’ intesa con le soprintendenze competenti per materia e per territorio e con gli enti locali preposti, le seguenti attività: a) tutelare, conservare e valorizzare per fini ambientali, culturali, scientifici, formativi e turistici, i siti e i beni connessi all’ attività mineraria; b) conservare e valorizzare in strutture museali e archivistiche il patrimonio di archeologia industriale e quello documentale, librario e fotografico di interesse conoscitivo della storia e della cultura mineraria; c) tutelare e conservare gli habitat, il paesaggio culturale e i valori antropici connessi con l’attività estrattiva; d) promuovere, sostenere e sviluppare attività di formazione e di ricerca nei settori storico, archeologico, scientifico e tecnologico; e) promuovere e sostenere attività educative e artistico-culturali compatibili con i valori da tutelare; f ) promuovere il turismo di carattere culturale e ambientale.Come indicato all’ art. 3 del decreto, la gestione del Parco è affidata ad un consorzio costituito dal Ministero dell’ ambiente e della tutela del territorio, dal Ministero per i beni e le attività culturali, dalla Regione Toscana, dalla Provincia di Grosseto, dalla Comunità montana delle Colline Metallifere e dai Comuni interessati.L’ organo di amministrazione del Consorzio delibererà, a maggioranza assoluta, il Regolamento del Parco per disciplinare le varie attività consentite.
Fonte: Gazzetta Ufficiale
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