Il progetto ha lo scopo di aggregare e non disperdere contenuti utili provenienti da fonti di varia natura (ufficiali e non) senza sostituirsi in alcun modo a fonti istituzionali di informazione.
Il progetto è nato da un’idea maturata da un’esperienza di hacking civico di Matteo Tempestini, Matteo Fortini e Andrea Borruso.
Italia a Fuoco propone anche una campagna per coinvolgere i cittadini contro la speculazione sui terreni colpiti dagli incendi.
Tale fenomeno contrastato dalla legge 353/2000 “finalizzata alla conservazione e alla difesa dagli incendi del patrimonio boschivo nazionale quale bene insostituibile per la qualità della vita” che prevede che “le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all’incendio per almeno quindici anni” trova infatti applicazione solo quando i Comuni tengono aggiornato il catasto incendi.