L’Europa in festa con i suoi Premi Nobel

Il 9 maggio scorso, il Presidente del Parlamento europeo, Hans-Gert-Poettering, mantenendo l’impegno assunto in occasione del suo discorso di “inaugurazione” del suo mandato, con una cerimonia solenne svoltasi nell’aula di Beruxelles ha voluto accanto a sé i Premi Nobel “europei”, tra i quali gli italiani Rita Levi Montalcini e Carlo Rubbia.

Nel corso del discorso di “inaugurazione” del suoi mandato, qualche mese fa, il Presidente del Parlamento europeo, Hans-Gert-Poettering, aveva scelto di invitare come ospiti di onore molti dei suoi predecessori che, prima di lui, avevano occupato la poltrona più alta dell’Aula di Strasburgo. A distanza di qualche mese da quell’evento, e in occasione dei festeggiamenti del 9 maggio, in una cerimonia solenne il Presidente è tornato a circondarsi di personaggi importanti. Ma questa volta ha voluto accanto a se i Premi Nobel “europei”, ovvero gli insigniti della massima onoreficenza che dal 1901 viene assegnata annualmente a coloro che sino distinti per meriti eccezionali in sei discipline: fisica, chimica,letteratura, pace, medicina ed economia.
Tra gli invitati al singolare evento _ come riferisce il Servizio Stampa del Parlamento europeo – due premi Nobel italiani. Rita Levi Montalcini, nata a Torino nel 1909, premio Nobel per la medicina nel 1986, per la scoperta di una proteina, il fattore di crescita delle cellule nervose, che ne regola lo sviluppo e la differenziazione, e Carlo Rubbia, nato a Gorizia nel 1934, premio Nobel per la fisica nel 1984, per lo sviluppo di tecniche rivoluzionarie applicabili alla tecnologia degli acceleratori di particelle. Fra gli altri Nobel presenti, Paul Josef Crutzen (chimica, 1995), John Hume con David Trimble (pace, 1998), Irene Khan (pace, 1977), Timothy Hunt (medicina nel 2001) e Lech Walesa (pace 1983), Betty Williams (pace, 1976).
Nel discorso introduttivo, dopo aver salutato uno per uno i Premi Nobel presenti in aula e descritto la motivazioni del riconoscimento ottenuto, il Presidente Poettering ha affermato che il loro lavoro e i loro successi sono fondati su una “visione lungimirante” e ha sottolineato l’importanza dell’istruzione e della formazione e la necessità di promuovere un’rea di ricerca europea e di tutelare i brevetti per far fronte alla concorrenza mondiale. Ma soprattutto ha parlato del ruolo che deve avere l’Unione europea nel promuovere la pace e la democrazia nel mondo, tutelando i diritti umani e la dignità delle persone.
Nel link, riportiamo una sintesi degli interventi dei Premi Nobel europei.

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