Sulla Gazzetta Ufficiale dellUE L 106/32 del 27 aprile 2005 è pubblicata la Posizione Comune 2005/329/PESC del Consiglio del 25 aprile 2005 relativa alla conferenza di revisione del 2005 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari.
Con la Posizione Comune del Consiglio del 25 aprile 2005, lUnione europea si prefigge lobiettivo di rafforzare il regime internazionale di non proliferazione nucleare adoperandosi per un risultato positivo della conferenza di revisione del 2005 delle parti del trattato di non proliferazione delle armi nucleari (TNP). Tra i principi portanti dellUnione europea cè, infatti, il riconoscimento del trattato di non proliferazione delle armi nucleari come pietra angolare del regime globale, confermato dalla posizione comune 2003/805/PESC sulluniversalizzazione e il rafforzamento degli accordi multilaterali in materia di non proliferazione delle armi di distruzione di massa e dei relativi vettori. In occasione della conferenza di revisione del TNP lUnione europea e i suoi Stati membri sono invitati ad edificare un fronte comune. Nelle loro dichiarazioni dovranno quindi attribuire unimportanza particolare a nuove iniziative sul disarmo nucleare e al rilancio della Conferenza delle Nazioni Unite sul disarmo.Per conseguire gli obiettivi fissati nel Trattato lUnione europea contribuisce ad una revisione strutturata ed equilibrata del funzionamento del TNP in sede di conferenza di revisione del 2005, che comprenda lattuazione degli impegni sottoscritti dagli Stati parti, nonché lindividuazione dei settori e dei mezzi attraverso i quali conseguire i progressi futuri. Lulteriore passo consiste nel riconoscimento che il TNP è lo strumento multilaterale unico e imprescindibile per mantenere e rafforzare la pace, la sicurezza e la stabilità internazionali in quanto stabilisce il quadro giuridico per prevenire una crescente proliferazione delle armi nucleari e sviluppare maggiormente il sistema di verifica che garantisce limpiego a fini esclusivamente pacifici dellenergia nucleare da parte degli Stati non dotati di armi nucleari. Tra gli altri capitoli principali del documento, oltre al rinnovato impegno per la prevenzione del rischio di terrorismo nucleare legato al possibile accesso di terroristi ad armi nucleari, vi è anche la questione della sicurezza nel Mediterraneo attribuendo a tale regione unimportanza prioritaria allattuazione del regime di non proliferazione nucleare.
Fonte: Eur-Lex
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