L’Europa tra democrazia rappresentativa e democrazia partecipativa.

Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, nei giorni 20 e 21 febbraio scorso si è svolto presso l’Istituto degli Innocenti di Firenze, organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea e la Regione Toscana il forum della Società Civile su “Democrazia partecipativa in Europa verso la settima legislatura del Parlamento europeo”.

Per due giorni, su invito della Commissione europea e della Regione Toscana, duecento rappresentanti di associazioni, organizzazioni non governative e reti di cittadini hanno discusso a Firenze della democrazia partecipativa a Firenze, pensando alle prossime elezioni europee ed alla legislatura che inizierà a metà luglio 2009 quando si riunirà a Strasburgo il settimo Parlamento europeo eletto a suffragio uni versale e diretto.

Tra gli interventi che si sono svolti durante il Forum della Società Civile c’è stato, fra gli altri, anche quello di Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea di cui riportiamo nel link, sull’argomento trattato, un articolo dal titolo “ Il ritorno delle Caravelle”.

Secondo il Direttore Dastoli, “I sondaggi dell’Eurobarometro indicano da tempo un costante livello di sfiducia dei cittadini nei confronti delle istituzioni pubbliche prima di tutto nazionali ed in misura minore europee mentre in tutti i paesi dell’Unione europea è calato drasticamente il numero degli iscritti ai partiti ed ai sindacati ed è aumentato il numero degli iscritti ad associazioni culturali e di volontariato”.

“Le nostre democrazie rappresentative nazionali vivono da tempo in una situazione di malessere che si accompagna ad una crescente incapacità di risolvere problemi a dimensione sopranazionale. Di fronte a questa situazione, le risposte del potere politico non si indirizzano sempre verso una maggiore democrazia ma crescono invece le spinte autoritarie, si fa strada un populismo diffuso e trovano spazio elettorale tendenze xenofobe e di intolleranza.”

“Il punto di partenza delle riflessioni di Firenze – scrive ancora Dastoli – è stata la consapevolezza che lo sviluppo della democrazia partecipativa a livello europeo può rafforzare la democrazia rappresentativa o meglio può creare le condizioni per dare forma e sostanza ad una democrazia rappresentativa che esiste nelle istituzioni europee ancora allo stato embrionale.”

(LG-FF)

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