L’ISTAT ha annunciato un nuovo record dell’inflazione per il mese di luglio

Entro fine anno un mese di stipendio andrà in fumo per gli aumenti dei generi alimentari. La notizia era attesa. L’ISTAT ha annunciato un nuovo record dell’inflazione per il mese di luglio: un aumento dello 0,5% rispetto al mese precedente che significa + 4,1% rispetto ad un anno fa. I prezzi non sono mai cresciuti così tanto negli ultimi dodici anni. Pochi i segnali di speranza: da qui a dicembre il portafoglio degli italiani sarà sempre più strizzato.

La colpa principale stà nell’aumento del prezzo delle materie prime, innanzitutto petrolio e metalli. E’vero che nell’ultimo mese il prezzo del greggio è calato (attualmente si attesta sui 126 euro al barile) ma le previsioni a un anno lo danno oltre quota 160 dollari. Energia e carburanti incidono in cascata su gran parte dei beni di largo consumo. Vediamo in sintesi quali saranno i principali aumenti di un autunno che si annuncia bollente.

Le associazioni dei consumatori calcolano che dall’inizio dell’anno una famiglia media abbia già speso 700 euro in più. Ma con l’autunno l’aumento della spesa annua toccherà 1.500 euro: come dire un mese di stipendio che se ne va a causa degli aumenti. La stangata – sostiene l’Adoc – è dovuta a rincari delle bollette di luce e gas (250 euro), del riscaldamento (150 euro), di carburanti (600 euro) e alimentari (500 euro).

Rincara la dose Federconsumatori, che annuncia altri pesanti aumenti per la casa: “solo per il mantenimento di un’abitazione in affitto le spese aumenteranno quest’anno di 61 euro al mese, pari a 732 euro anno, e per un’abitazione di proprietà, pur con l’abolizione dell’ICI, aumenteranno di 49 euro al mese, pari a 588 euro all’anno”.

Aumenteranno anche i prezzi dei trasporti, i più penalizzati dal caro greggio. In Lombardia, ad esempio, è stato appena annunciato per l’autunno un aumento del 2,5% per tram e autobus.

Ma intanto, vediamo che cosa comunica l’ISTAT – il cui testo integrale riportiamo nel link – per quanto riguarda gli indici (provvisori) dei prezzi al consumo relativi al mese di luglio 2008.
Sulla base dei dati pervenuti – scrive l’Istituto nazionale di statistica – viene stimato che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), relativo al mese di luglio 2008, presenti una variazione di più 0,5% rispetto al mese precedente e una variazione di più 4,1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

Sulla base dei dati finora pervenuti gli aumenti congiunturali più significativi dell’indice per l’intera collettività si sono verificati per i capitoli “Bevande alcoliche e tabacchi” (+ 2,0%), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 1,5%) e trasporti (+0.9%).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrati nei capitoli Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 8,6%), Trasporti (+7,1%) e Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 6,4%). Una variazione tendenziale negativa si è verificata nel capitolo Comunicazioni (meno 3,2%).

(LG-FF)

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