In molti casi, le autorità respingono questi migranti e li lasciano affrontare stenti e pericoli, se non la morte, come se stessero respingendo barche piene di rifiuti, menzionando la situazione nel Mediterraneo, nel Golfo di Aden, nei Carabi, nellOceano indiano ed in altri tratti di mare.
Per la Pillay la questione dellimmigrazione è uno dei più seri problemi dei diritti umani del nostro mondo. Ricordando i milioni di persone che rischiano la vita in cerca di una vita migliore il commissario sottolinea come questi rischiano di essere preda dei trafficanti umano che prosperano soprattutto dove il controllo dei governi è più debole.Gli Stati hanno lobbligo di rispettare, proteggere una vasta gamma di diritti umani di tutti gli individui sotto la loro giurisdizione compresi tutti i migranti a prescindere dal loro status, conclude la Pillay che condanna quindi la criminalizzazione degli immigrati.
La pratica dellarresto dufficio dei migranti irregolari, la loro criminalizzazione e il maltrattamento nel contesto dei controlli di confine deve terminare.
Con riferimento allItalia, la Commissaria ONU ha dichiarato che cè stata unabbondante documentazione di discriminazione e trattamenti degradanti nei confronti della popolazione Rom.
(LG-FF)