La “Carta di Roma” : approvato un codice etico per i giornalisti.

Nei giorni scorsi è stato reso noto dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e dalla Federazione Nazionale della Stampa italiana, il testo integrale (vedi link) della “Carta di Roma”, ovvero un protocollo deontologico concernente richiedenti asilo, rifugiati, vittime della tratta e migranti.

La “Carta di Roma” nasce all’indomani della strage di Erba. Un caso di cronaca finito in modo distorto sulle prime pagine dei giornali: il giorno dopo, su diversi quotidiani italiani vengono pubblicati a 9 colonne, poi rivelatisi privi di fondamento, che accusavano il marito e e pdre delle vittime, di nazionalità tunisina: “Immigrato uccide famiglia a Erba”.

Dopo quella brutta pagina per l’informazione italiana l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha scritto una lettera di richiamo all’Ordine dei giornalisti e al sindacato dei giornalisti (Fnsi).

Con il lavoro e i suggerimenti di vari ministeri, di accademici, giornalisti italiani e stranieri, il Consiglio Nazionale dei Giornalisti e la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, condividendo le preoccupazioni dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) circa l’informazione concernente rifugiati, richiedenti asilo, vittime della tratta e migranti, richiamandosi ai dettati deontologici presenti nella Carta dei Doveri del giornalista – con particolare riguardo al dovere fondamentale di rispettare la persona e la sua dignità e di non discriminare nessuno per la razza, la religione, il sesso, le condizioni fisiche e mentali e le opinioni politiche – ed ai principi contenuti nelle norme nazionali ed internazionali sul tema, è stato redatto il documento definito come “Carta di Roma”.

Tale documento, riconfermando la particolare tutela nei confronti dei minori come stabilito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia e dai dettati deontologici della Carta di Treviso e del Vademecum aggiuntivo, invita, in base al criterio deontologico fondamentale “del rispetto della verità sostanziale dei fatti osservati”, contenuto nell’articolo 2 della Legge istitutiva dell’Ordine, i giornalisti italiani a:

-osservare la massima attenzione nel trattamento delle informazioni concernenti i richiedenti asilo, i rifugiati, le vittime della tratta ed i migranti nel territorio della Repubblica italiana ed altrove ad adottare, in particolare, termini giuridicamente appropriati sempre al fine di restituire al lettore ed all’utente la massima aderenza alla realtà dei fatti, evitando l’uso di termini impropri; ad esempio, l’Ordine dei giornalisti e la Fnsi invitano a non definire “clandestino” un singolo migrante irregolare, o peggio, chi richiede asilo.

(LG-FF)

Fonte: FNSI

Approfondimenti

Precedente

Prossimo