La “lista nera”delle compagnie aeree

Il Comitato per la sicurezza aerea, che ha il compito di assistere la Commissione europea nella stesura dell’elenco delle compagnie aeree alle quali è vietato operare nell’Unione europea, ha concluso il 16 marzo scorso i suoi lavori, adottando una “lista nera”in modo da assicurare che le compagnie indicate (vedi link) non abbiamo la possibilità di entrare in Europa prima di aver risolto i loro problemi.

Con l’adozione del parere del Comitato per la sicurezza aerea, che riunisce gli esperti degli Stati membri, la Commissione ha completato i suoi lavori, adottando il 16 marzo scorso il primo elenco dei vettori aerei soggetti a un divieto operativo nell’Unione europea.
In seguito all’adozione del Regolamento(CE)n.2111/2005, gli Stati membri hanno informato la Commissione dei divieti di volo e delle restrizioni operative in vigore sul loro territorio. Sulla base di questi dati, la Commissione ha contattato tutte le compagnie aeree interessate, invitandole ad esprimere il loro punto di vista. Le compagnie hanno potuto trasmettere le loro osservazioni per scritto, presentarle oralmente alla Commissione ed essere ascoltate dal comitato per la sicurezza aerea.
Pertanto, il Comitato stesso ha adottato il suo parere sulla base dei criteri di sicurezza comuni di cui all’allegato del citato Regolamento (CE)n.2111/2005.Si tratta di criteri oggettivi e trasparenti, definiti sulla base dei lavori del comitato e tenendo conto dell’esperienza degli Stati membri, che riguardano principalmente i risultati dei controlli effettuati negli aeroporti europei; l’utilizzo di aerei in cattive condizioni di manutenzione, vetusti o ormai superati, l’incapacità delle compagnie di rimediare alle carenze riscontrate durante le ispezioni e l’incapacità delle autorità responsabili della supervisione di un vettore di provvedere a tale compito.
Alla luce di questi criteri , il comitato può raccomandare alla Commissione di imporre un divieto totale o parziale ad una compagnia aerea . Se le carenze riscontrate sono dovute all’autorità dell’aviazione civile responsabile della supervisione, il divieto può riguardare tutti o vettori che ricadono
Sotto la responsabilità di tale autorità.
Nell’ambito della direttiva 2004/36/CE sulla sicurezza degli aeromobili di paesi terzi che utilizzano aeroporti comunitari, il comitato può infine raccomandare un rafforzamento dei controlli su alcune compagnie autorizzate a continuare adoperare nell’Unione europea.
Poiché le ultime misure nazionali sono state notificate il 23 febbraio scorso, la Commissione ha preso la sua decisione il 22 marzo, pubblicando la “la lista nera”delle compagnie aeree che sarà aggiornata ogniqualvolta sia necessario e almeno ogni tre mesi.In aggiunta alla compilazione della lista nera , di recente la Commissione ha proposto di estendere il ruolo dell’EASA (l’Agenzia europea per la sicurezza aerea). La proposta contempla una certificazione ex ante di conformità degli operatori dei paesi terzi con prescrizioni essenziali per l’esercizio di aeromobili nell’Unione europea.

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