Il 20 luglio 2004, la Commissione è intervenuta adottando un pacchetto di misure appropriate.
Come riferisce il servizio stampa e comunicazione, Rapid, la Commissione europea ha adottato, il 20 luglio scorso, un pacchetto di misure destinate a combattere il crescente fenomeno del disboscamento illegale e quello connesso del commercio di legname tagliato illegalmente, che sottraggono ogni anno ai governi dei paesi in via di sviluppo entrate pari a circa 10-15 miliardi di euro. Il pacchetto comprende in particolare: i) partenariati su base volontaria con i paesi produttori, duramente colpiti dal disboscamento illegale, al fine di sostenere e promuovere la riforma della governance nel settore del legname di quei paesi; ii) un regolamento che istituisce un regime di licenze giuridicamente vincolante con i paesi partner volto a garantire che solo il legname ottenuto legalmente in provenienza da tali paesi venga ammesso nell’ Unione europea. Il pacchetto si basa su un’ impostazione innovativa che collega l’ incitamento alla buona governance nei paesi in via di sviluppo agli strumenti giuridici e all’ affetto moltiplicatore offerti dal mercato interno dell’ Unione europea. Commentando gli accordi volontari che costituiscono il nucleo del pacchetto proposto, Rapid riferisce che il Commissario Poul Nielson ha affermato che ” solo lavorando in stretta collaborazione con i paesi produttori di legname possiamo sperare di ottenere un impatto concreto. Gli accordi di partenariato forniscono ai paesi produttori gli incentivi e il sostegno necessari per svolgere un ruolo chiave nella lotta contro il disboscamento illegale”. Nel link, la nota della Commissione europea.
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