La dichiarazione di Milano del Forum internazionale “Rules of water, rules for life”

“Rules of water, rules for life” è la prima edizione di un forum internazionale sul tema dell’acqua, intesa come bene giuridico e come elemento chiave dello sviluppo sostenibile.

Si è chiusa con una dichiarazione congiunta in sette punti la due giorni “Rules of water, rules for life” (Regole dell’acqua, regole per la vita) svoltasi a Milano il 27 e 28 settembre 2017 con la presenza 60 esperti, provenienti da 14 paesi del mondo,.

Il programma di questa prima edizione del Forum internazionale “Rules of water, rules for life” organizzato per iniziativa del Milan Center for Food and Law Policy con il contributo scientifico dell’OECD e del Programma WWAP UNESCO, sotto gli auspici della Presidenza italiana del G7, si è concentrato su due tematiche cruciali: il governo dell’acqua nella città e le problematiche di genere che attraversano il tema dell’acqua.

La dichiarazione di Milano, scritta all’insegna dell’agenda ONU 2030, sottolinea il ruolo chiave delle donne nella salvaguardia e nella gestione delle risorse idriche e l’importanza fondamentale di iniziative per la formazione di nuove competenze nella gestione e nella protezione dell’acqua.

I sette punti:

1. L’acqua e l’igiene sono diritti umani e elementi fondamentali dello sviluppo sostenibile, della inclusività sociale e della pace tra i popoli.

2. Il riconoscimento del diritto all’acqua e all’igiene è obiettivo imprescindibile del futuro delle nuove generazioni e di una società equa e solidale. Ciò richiede la progressiva definizione di un quadro normativo e operativo ispirato a forme di collaborazione internazionale.

3. I nostri Governi hanno la responsabilità politica di orientare lo sviluppo sostenibile in via prioritaria alla crescita delle economie inclusive e circolari che salvaguardino la tutela e la valorizzazione delle risorse idriche in un modello di governance multilaterale e crossborder.

4. L’accesso all’acqua è fattore di ‘empowerment’ delle donne. Le donne hanno un ruolo chiave nella salvaguardia e gestione delle risorse idriche, come stabilito dai Principi di Dublino di cui ricorre quest’anno il 25mo Anniversario. Richiamiamo i Governi a tutti livelli e gli altri decisori al di fuori delle pubbliche amministrazioni a far sì che tali Principi siano realizzati e rispettati, permettendo alle donne di operare per assicurare l’accesso universale alla vitale risorsa dell’acqua e una gestione responsabile delle risorse idriche.

5. Occorre riaffermare e rafforzare l’impegno dei paesi firmatari dell’Agenda ONU 2030 sullo Sviluppo Sostenibile con particolare riguardo al ruolo strategico affidato alle Città nella difesa del diritto all’accesso all’acqua sicura e all’igiene come diritto umano.

6. Società civile, autorità locali, governi regionali e nazionali, agenzie multilaterali devono sviluppare un approccio condiviso, intersettoriale e multidisciplinare che favorisca forme di collaborazione pubblico-privato nelle politiche ambientali mettendo in stretta relazione le problematiche dell’acqua, dell’ agricoltura e dell’energia.

7. Debbono essere attivati processi di sensibilizzazione sociale e culturale sul consumo dell’acqua come fattore di cittadinanza responsabile e debbono essere avviate nei sistemi scolastici iniziative per la formazione delle nuove competenze richieste dal water management e dalla protezione delle risorse idriche.

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