La mappatura del rischio industriale in Italia nel 2007.

Le informazioni e le elaborazioni presentate nel documento che riportiamo nel link costituiscono il risultato delle attività svolte presso il Servizio “Rischio Industriale” dell’APAT e presso la Direzione “Salvaguardia Ambientale” del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per la creazione e l’aggiornamento di una mappa del rischio di incidenti rilevanti associato alle attività industriali presenti sul territorio nazionale.

Lo strumento utilizzato per la raccolta dei dati è l’Inventario Nazionale delle attività soggette a notifica ai sensi dell’articolo 6 del D.Lgs. 344/99 che è fondato sulle informazioni tratte dalle notifiche stesse e dalle schede di informazione sui rischi di incidenti rilevanti per i cittadini ed i lavoratori conservati presso ilo Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.

Il presente documento – come sottolinea l’APAT – costituisce il dovuto aggiornamento e la naturale evoluzione dei rapporti “Mappatura del rischio industriale in Italia” del giugno 2000 e come il precedente è integrato da una sintetica presentazione dell’attuale normativa di riferimento: il decreto legislativo del 17 agosto 1999, n. 334 e successivo decreto di modifica del 21 settembre 2005, n. 238 e relativi decreti attuativi finora emanati.

Sebbene informazioni aggiornate sulla presenza di stabilimenti industriali a rischio di incidente rilevante siano state nel corso del tempo raccolte e presentate, sia pure in sintesi, nelle edizioni dell’Annuario dei dati ambientali APAT successive all’ultimo rapporto del novembre 2002 (2003, 2004 e 2005-2006), è stato ritenuto opportuno e necessario offrire agli operatori del settore , interessati a conoscere le tendenze evolutive di questo importante fattore di pressione per la popolazione e l’ambiente, una nuova edizione aggiornata al 2007 del rapporto APAT integralmente dedicato alla mappatura del rischio industriale, anche in relazione al modificarsi del numero, della distribuzione e della tipologia delle industrie a rischio conseguente alla piena entrata in vigore del recepimento nazionale della direttiva 2003/105/CE, il D.Lgs. 238/05.

I principali destinatari del documento sono pertanto i decisori a livello centrale e locale, gli addetti ai lavori e chiunque interessato ad acquisire una visione d’insieme sulle caratteristiche e la distribuzione degli stabilimenti a rischio di incidente rilevante nel nostro paese.

(LG-FF)

Approfondimenti

Precedente

Prossimo