La norma UNI ISO 22392 e il rapporto tecnico UNI ISO/TR 22370 trattano sicurezza e resilienza come fattori chiave per uno sviluppo sostenibile

Pubblicati della Commissione Sicurezza della società e del cittadino il rapporto tecnico UNI ISO/TR 22370:2020 “Sicurezza e resilienza – Resilienza urbana – Quadro di riferimento e principi” e la norma UNI ISO 22392:2020 “Sicurezza e resilienza – Comunità resiliente – Linee guida per la conduzione di riesami tra pari”.

Lo sviluppo sostenibile si traduce anche in sicurezza e resilienza, fattori chiave per uno sviluppo sostenibile delle città ma non solo. La normazione si muove anche in questi ambiti e ha di recente adottato, grazie alla Commissione Sicurezza della società e del cittadino, i documenti: UNI ISO/TR 22370:2020 “Sicurezza e resilienza – Resilienza urbana – Quadro di riferimento e principi” e UNI ISO 22392:2020 “Sicurezza e resilienza – Comunità resiliente – Linee guida per la conduzione di riesami tra pari”.

Il primo documento – UNI ISO/TR 22370 – è un rapporto tecnico che descrive un quadro di riferimento e principi che sono coerenti con l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, includendo la nuova Agenda Urbana, l’Accordo di Parigi e il quadro di riferimento Sendai, che possono essere applicati per migliorare la resilienza urbana. Il documento ha lo scopo di utilizzare delle metriche e dei modelli come quadro di riferimento su cui strutturare la resilienza urbana per aiutare le autorità locali e altri stakeholder urbani a costruire insediamenti umani più resistenti.

È destinato principalmente alle organizzazioni con responsabilità di governance urbana. Tuttavia, è ugualmente applicabile alle organizzazioni di tutti i tipi e di tutte le dimensioni che rappresentano la comunità degli stakeholder sopra indicati, e in particolare a quelle organizzazioni che hanno un ruolo nella pianificazione urbana, nello sviluppo e nei processi di gestione delle aree urbane in tutto il mondo.

Il quadro di riferimento, delineato dal rapporto tecnico, mira a trasformare le aree urbane in luoghi migliori in cui vivere, migliorando le capacità di preparazione, risposta e recupero da tutti i potenziali shock, stress e sfide, conducendo l’area verso la resilienza. Considera, inoltre, la resilienza urbana come un fulcro per gli aspetti trasversali, tra cui la riduzione del rischio, la sostenibilità, lo sviluppo e la governance. Questo obiettivo è raggiunto tramite la comprensione e la misurazione della resilienza, in qualsiasi insediamento umano, in qualsiasi circostanza o contesto. Infine, fornisce un approccio per la costruzione di linee di base di resilienza (o “profili”), prepara le linee guida per l’uso degli strumenti di diagnostica e di pianificazione delle azioni e fornisce consulenza per un costante monitoraggio in tempo reale.

Il secondo documento – UNI ISO 22392 – è una norma che fornisce le linee guida per le organizzazioni per progettare, organizzare, condurre, ricevere feedback e imparare da un riesame tra pari delle loro politiche e pratiche di riduzione del rischio di disastro (DRR). È applicabile anche ad altre attività di resilienza della comunità. È destinata ad essere utilizzata da parte delle organizzazioni che hanno la responsabilità o sono coinvolte nella gestione di tali attività, comprese le politiche e le operazioni di preparazione, risposta e recupero, e la progettazione di misure preventive (ad esempio per gli effetti dei cambiamenti ambientali come quelli derivanti dal cambiamento climatico). È applicabile alle organizzazioni di tutti i tipi, strutture e dimensioni, come i governi locali, regionali e nazionali, gli organi statutari, le organizzazioni non governative, le imprese e i gruppi pubblici e comunitari. Inoltre, è applicabile prima o dopo un incidente o un’esercitazione.

Un riesame tra pari per migliorare la comunità resiliente è un’opportunità unica e privilegiata per un paese, una regione, una città o una comunità ospitante di impegnarsi in un processo costruttivo per riflettere sulle proprie attività con una squadra di professionisti indipendenti. Incoraggia il confronto, promuove lo scambio di buone prassi ed esamina le prestazioni dell’entità oggetto di riesame per migliorare l’apprendimento reciproco e può quindi essere utile a coloro che cercano di sviluppare ulteriormente le loro prassi. Come detto, può migliorare la preparazione ad un incidente ed essere di supporto a imparare da incidenti ed esercitazioni. È diverso da un audit in quanto un riesame tra pari può essere facoltativo e un’organizzazione può progettarlo secondo le proprie esigenze.

In entrambi i documenti al loro interno viene citata la ISO 22300 Security and resilience – Vocabulary come riferimento normativo.

Fonte: UNI

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